Firmato a Roma al ministero dello Sviluppo il protocollo per sviluppare l’auto digitale

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sistemi di guida connessa autonoma
Coinvolte quattro regioni e Fiat Chrysler nei processi di ricerca

sistemi di guida connessa autonomaI centri ri ricerca e sviluppo di quattro regioni (provincia di Trento, Piemonte, Campania e Abruzzo) hanno sottoscritto al ministero dello Sviluppo economico il protocollo con Fiat Chrysler e CRF-Centro Ricerche Fiat relativamente all’auto del futuro e ai sistemi di guida autonoma.

In Trentino, nel Polo della Meccatronica di Rovereto, verrà sviluppata la parte informatica, riguardante i sistemi di comunicazione e georeferenziazione , ovvero l’auto “connessa”. La parte trentina dell’ambizioso programma, ribattezzata “VeGa”, prevede una spesa di 5,3 milioni di euro, di cui al massimo il 20% di parte provinciale. Il progetto prevede un importante coinvolgimento dei centri di ricerca e delle imprese trentine. 

«Siamo una delle quattro regioni italiane leader nel settore che partecipano a questo programma – sottolinea con soddisfazione il vicepresidente della provincia di Trento, Alessandro Olivi -. La presenza del Trentino è dovuta innanzitutto al fatto che nel nostro territorio esiste da tempo un Centro ricerche Fiat e quindi una “tradizione” di innovazione nel campo dell’automotive, in rete con gli altri centri di competenza nazionali. Non solo: il Trentino ha chiesto e ottenuto che le attività di ricerca e prototipazione di questa parte del programma venissero realizzate nel Polo della Meccatronica di Rovereto, che sta diventando sempre di più un punto di riferimento a livello nazionale per l’innovazione tecnologica». 

Sono quattro le linee di progetto indipendenti che verranno sviluppate nei siti piemontesi di Orbassano e Torino, di Pomigliano d’Arco (Napoli) e del Trentino (Polo Meccatronica di Rovereto): la prima è finalizzata allo sviluppo di tecnologie mirate al miglioramento dell’efficienza dei motori, la seconda è relativa alle nuove tecnologie per lo sviluppo delle architetture ibride, la terza è rivolta alle tecnologie di comunicazione per il veicolo connesso geo-localizzato e la quarta fa riferimento ad un processo di sviluppo prodotto e tecnologico totalmente digitalizzato. Questi progetti confermano la scelta strategica di voler rafforzare la presenza FCA in Italia e di investire nei centri di eccellenza e nella ricerca e sviluppo, con ricadute positive per le regioni ed il sistema Paese, sia rispetto ai centri coinvolti direttamente nelle attività di ricerca e sviluppo, sia su tutti gli stabilimenti italiani, che dovranno industrializzare e produrre i nuovi modelli ed i sistemi di propulsione loro associati in base alle normative post 2020

Il protocollo d’intesa prevede un investimento complessivo pari a oltre 150 milioni di euro ed è teso a sostenere la competitività del settore automotive italiano che nel 2016 ha visto proseguire il trend positivo avviato nel 2015 per quanto riguarda la produzione di autoveicoli in Italia, cresciuto del 9%, per un totale di 1.103.000 unità. I volumi delle autovetture destinati all’estero rappresentano il 56% della produzione domestica. L’iniziativa è coerente con le linee di politica industriale del piano nazionale Industria 4.0, grazie al quale s’intende accompagnare e supportare gli investimenti a maggior contenuto tecnologico ed innovativo del sistema produttivo del Paese per cogliere le opportunità della cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, la trasformazione digitale del manifatturiero, intesa come l’insieme dei cambiamenti associati all’utilizzo delle tecnologie digitali in tutti i comparti industriali.