“Giornata Mondiale senza tabacco”: il Veneto premia le scuole virtuose

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In regione cala il numero dei fumatori (22% della popolazione. Coletto: «puntiamo sui giovani con 9 progetti di prevenzione»

sigaretta accesa fumoSono 23 scuole (sedici di primo grado e sette di secondo grado) per un totale di 99 classi e 2.214 studenti coinvolti, le principali testimonial che la Regione del Veneto ha scelto per sensibilizzare l’opinione pubblica, partendo dai più giovani, rispetto ai rischi per la salute derivanti dal fumo, in occasione della “Giornata Mondiale senza tabacco”.

I ragazzi sono stati protagonisti del progetto regionale contro il tabagismo “Smoke Free Class Competition” nel quale sono stati elaborati e presentati lavori di vario genere in tema di lotta al fumo, contrassegnati dallo slogan “Abbraccia l’albero della Vvita, respira la libertà”.

Le classi vincitrici di questa edizione del concorso sono: I premio regionale: Classe prima AA Istituto Tecnico Statale “G. Girardi” di Cittadella (PD) (dirigente scolastico prof.ssa Fiorenza Marconato, insegnante referente prof.ssa Cinzia Bertoia); II premio regionale: Classe seconda D dell’IC “G. Rodari” di Rossano Veneto (VI) (dirigente scolastico prof.  Francesco Mistretta, insegnante referente prof.ssa Mariarosa Marsilio). I premi sono stati consegnati nel corso di una cerimonia tenutasi nella sede del Consiglio regionale a Venezia.

 «Il fumo – sottolinea l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto – è causa di malattie gravi e diffuse e, anche quando queste non insorgono, limita comunque la qualità della vita del fumatore. Abbiamo quindi in atto una serie di ben nove programmi di prevenzione tutti rivolti ai giovani. Non c’è infatti miglior prevenzione che creare nelle giovani generazioni la cultura dei sani stili di vita, attraverso la diffusione di informazioni corrette e il loro coinvolgimento nei programmi, come molto opportunamente ha fatto anche in questo caso la nostra Direzione Prevenzione».

Secondo l’ultima indagine HBSC (Health Behaviour in School–aged Children) che riguarda ragazzi di 11-13 e 15 anni, in Veneto, i 15enni che dichiarano di aver sperimentato il fumo sono più del doppio dei 13enni (53% vs 22%). Come la sperimentazione anche l’abitudine al fumo cresce velocemente con l’aumentare dell’età: e i ragazzi superano le coetanee. Il consumo quotidiano di tabacco appare quasi assente nel campione degli 11enni (0,4%) e dei 13enni (2%); mentre nei 15enni tale percentuale, seppure in diminuzione rispetto alla precedente indagine (16%), è pari al 13%. Ciò evidenzia che l’abitudine al fumo tra i ragazzi è in diminuzione.

Federica Michieletto, funzionario della direzione prevenzione, sicurezza Alimentare e veterinaria della Regione del Veneto, ha ricordato come «oggi, 31 maggio, si celebra la Giornata mondiale senza tabacco, che rappresenta il nemico principale da sconfiggere. La Regione Veneto da quasi venti anni è fortemente impegnata e investe in progetti e strategie contro l’uso del tabacco, programmi mirati che via via sono andati sempre più arricchendosi di contenuti». «Il nostro impegno – ha proseguito Michieletto – ha prodotto lusinghieri risultati, dato che il Veneto è la Regione italiana dove si fuma di meno, con una percentuale di fumatori che si attesta intorno al 22%, contro una media nazionale del 26%». In Veneto, la maggioranza degli adulti non fuma (56%) o ha smesso di fumare (22%). I fumatori veneti sono il 22% della popolazione (737.000 persone circa). L’abitudine al fumo è maggiormente diffusa fra i più giovani (tra i 25 e i 34 anni) e si riduce con l’età. Sono ancora gli uomini (26%), rispetto alle donne (18%), i detentori del primato del fumo. Significativa, poi, si evidenzia la percentuale dei fumatori in condizioni economicamente più svantaggiate (31%) o meno istruiti (21%). Mediamente, il consumo giornaliero di sigarette si attesta intorno alle 10 sigarette circa, mentre i forti fumatori (15%) arriva a consumare più di un pacchetto di sigarette al giorno. Un dato positivo viene dal fatto che, rispetto al 2008, la prevalenza dei fumatori tra i 18 e i 69 anni si è ridotta, passando dal 26% al 22%.

La dottoressa Mary Elizabeth Tamang, dirigente medico dell’Azienda ULSS 6 Euganea, referente per il programma dedicato alla prevenzione del tabagismo e alla promozione della salute nell’ambito del PRP 2014-2018, ha messo in evidenza come «il tabacco nel mondo, uccide circa 7 milioni di persone. Il tabacco determina disuguaglianza sociale, dato che la sua industria invia messaggi fuorvianti, che incoraggiano soprattutto le donne ad approcciarsi al fumo, e sfrutta il lavoro minorile e femminile nelle grandi coltivazioni. Inoltre, il tabacco crea povertà, dato che in media il 10% del reddito del fumatore viene destinato all’acquisto delle sigarette e, quindi, sottratto al budget familiare per altre fondamentali esigenze, come la tutela della salute». prevenzione fumo veneto classi vincitrici