Brunetta: «da noi referendum in linea Costituzione»

0
484
referendum22ottobre
Emiliano: «sono a favore di un Sud non mantenuto dal Nord»

referendum22ottobreL’appuntamento referendario di Veneto e Lombardia del 22 ottobre si avvicina e crescono le prese di posizione della politica nazionale e locale

Per Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, «tra qualche settimana, il prossimo 22 ottobre, in Italia verranno celebrati i due referendum sul cosiddetto regionalismo differenziato in Lombardia e in Veneto. Nel nostro Paese queste due consultazioni sono state convocate nel pieno rispetto della legge, in linea con i dettami della nostra Costituzione repubblicana. Chi in questi giorni e in queste ore paragona il referendum catalano con quelli che si terranno il Lombardia e in Veneto non fa un buon servizio all’informazione e rischia di confondere, in modo irresponsabile, gli elettori delle due regioni che dovranno recarsi alle urne». 

Secondo Brunetta «Forza Italia ha proposto con determinazione e sostiene con decisione questi due referendum. Anzi, la nostra strategia negli ultimi mesi ha fatto un ulteriore salto di qualità. Abbiamo chiesto ai nostri dirigenti locali di promuovere in tutta Italia, e in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, referendum consultivi per chiedere “meno Stato invadente al Nord, più Stato efficiente al Sud”. Al momento hanno risposto in modo concreto la Calabria e la Campania (su iniziativa rispettivamente di Jole Santelli e Roberto Occhiuto, e di Stefano Caldoro). Nei prossimi mesi, sono certo – prosegue Brunetta – che altre realtà si uniranno a questo percorso virtuoso, dalla parte dei territori e dalla parte dei cittadini. La stella polare, però, e tengo a sottolinearlo, deve essere il rispetto della legge, della nostra Costituzione, e delle istituzioni nazionali. Non ripeteremo gli errori commessi da spagnoli e catalani. Qui da noi sarà un’altra storia una storia di successo e di futuro».

Le parole di Brunetta sono fatte proprie dal governatore della Puglia, il Dem Michele Emiliano: sul regionalismo e sull’autosufficienza delle singole realtà «non sono su posizione diversa rispetto a Toti, Maroni e Zaia: sono assolutamente d’accordo che chi produce più reddito di altre regioni debba avere la possibilità di utilizzare questo denaro in maniera superiore. L’Europa funziona per regioni, non per Stati nazionali. Gli Stati nazionali purtroppo ancora oggi interferiscono e non riescono a gestire le grandi questioni di loro competenza come immigrazione, difesa e fisco». 

Secondo Emiliano «bisognerebbe rimettersi a far politica e a togliere i poliziotti dalle strade e soprattutto avere un’idea del futuro. Se la Lombardia è così ricca, è evidente che ha dei diritti nell’utilizzare il reddito che produce che sono superiori a quelli della Puglia che è meno ricca. C’è un principio di solidarietà, ma questo principio deve essere adeguatamente temperato».