La Regione Veneto vara la sezione speciale locale del Fondo centrale di garanzia per le PMI

Marcato: «l’approvazione in Giunta il primo passo per un importante sostegno all’economia locale». 

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Primo passo verso l’istituzione della “Sezione speciale Regione Veneto” del Fondo centrale di garanzia per le PMI. La Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione con il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell’Economia e delle finanze per l’attuazione di una Sezione speciale regionale del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese.

La misura, proposta dall’assessore Roberto Marcato, attua l’Azione 3.6.1 del POR FESR 2014-2020 Veneto ed anticipa quanto previsto dal Progetto di legge statale di individuazione di nuove forme e spazi di autonomia per la Regione Veneto, approvato dal Consiglio regionale il 15 novembre 2017.

«Si tratta – nota Marcato – di un rilevante strumento per le nostre imprese. Nonostante la ripresa economica, e pur avendo queste aziende grandi potenzialità, esse hanno difficoltà a ottenere quei fondi necessari per crescere, svilupparsi e creare nuova occupazione. Si è infatti ancora in presenza di una riduzione del credito a disposizione e per questo la Regione mette in campo una nuova iniziativa per le nostre aziende che hanno dimostrato di saper resistere con tenacia e professionalità ai colpi della crisi, rendendo possibile la crescita, nonostante tutte le circostanze sfavorevoli».

In questi anni, in cui alla crisi economica si è accompagnata anche quella delle tradizionali Banche venete, il Fondo centrale di garanzia ha svolto un ruolo fondamentale a favore delle PMI venete. Le imprese venete hanno beneficiato in maniera particolarmente rilevante del sistema della garanzia pubblica. I dati statistici, pubblicati da Mediocredito Centrale, rivelano come nel 2017 le imprese venete abbiamo fatto un ampio ricorso al Fondo centrale, seconde solo a quelle lombarde, utilizzando soprattutto lo strumento della garanzia diretta.

La “Sezione speciale Regione Veneto”, il cui intervento è integrativo e non sostitutivo del Fondo centrale di garanzia, è finalizzata ad accrescere la capacità di erogare credito alle PMI operanti in Veneto e a garantire loro migliori condizioni contrattuali. In particolare, la Sezione interverrà finanziando la maggiore copertura della “garanzia diretta” rispetto alle misure ordinarie fissate dalla vigente normativa del Fondo, fino alla misura massima dell’80% dell’importo dell’operazione finanziaria, nel rispetto delle intensità massime di intervento previste dalla vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato.

Potranno essere garantite le PMI appartenenti a qualsiasi settore, compresi i professionisti, a condizione che i beneficiari, oltre ad avere sede operativa sul territorio regionale, siano economicamente e finanziariamente sani. La dotazione finanziaria iniziale è di 15 milioni di euro e potrà essere incrementata con l’utilizzo di risorse regionali.

La “Sezione speciale Regione Veneto” si inserisce nell’ambito di un processo di riforma del Fondo centrale che introduce da un lato un nuovo sistema di valutazione delle imprese più in linea con quello dei rating bancari, e dall’altro nuove forme di intervento del Fondo, come la riassicurazione e le operazioni a rischio tripartito. Il nuovo assetto concede, quindi, alle Regioni nuove possibilità per finanziare l’incremento di copertura rispetto alle misure applicate, a livello nazionale, dal Fondo di garanzia. A tutt’oggi la riforma è in fase di sperimentazione in relazione ai finanziamenti agevolati previsti dalla “Nuova Sabatini”. Ne consegue che, una volta a regime la Riforma, l’Accordo approvato dalla Giunta regionale dovrà essere aggiornato ed adeguato al nuovo quadro normativo con la possibilità, quindi, di estendere l’intervento della Sezione speciale anche ad altre forme tecniche di garanzia come la controgaranzia e la riassicurazione.