Parco Nazionale dello Stelvio: a Bormio la prima riunione del nuovo Comitato d’indirizzo e coordinamento

Presenti anche il ministro all’Ambiente Costa e la direttrice generale del ministero e Giarratano.  

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parco nazionale dello stelvio
Da sx, l'assessore altoatesino alla tutela del paesaggio Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, il ministro Sergio Costa, i direttori Gunsch e Maier, e Altstätter

Alla presenza del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e della direttrice generale dello stesso ministero, Maria Carmela Giarratano, si è tenuta presso la sede lombarda di Bormio del Parco Nazionale dello Stelvio la prima riunione del ricostituito comitato di indirizzo e coordinamento, che ha fatto il punto sulla situazione complessiva della gestione del Parco – affidata alle due province autonome di Trento e Bolzano e alla regione Lombardia – e sulle procedure comuni per l’approvazione del piano del Parco, strumento fondamentale che disciplina la gestione del territorio per gli aspetti di conservazione e per quelli di sviluppo sostenibile.

Nominato lo scorso maggio con un decreto dello stesso ministro Costa, il comitato è presieduto da Ugo Parolo (deputato della Repubblica e membro designato per la regione Lombardia). Il rappresentante del Trentino è il vicepresidente e assessore all’ambiente, Mario Tonina, mentre i comuni trentini del Parco sono rappresentati dal sindaco di Peio Angelo Dalpez. Alla riunione di ieri, per impegni istituzionali del vicepresidente Tonina, era presente in sua vece il dirigente del Servizio sviluppo sostenibile e aree protette Romano Stanchina. Per la Provincia di Bolzano l’assessore alla tutela del paesaggio Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer e il sindaco del comune di Martello Georg Altstätter; il rappresentante del Ministero, Isidoro Furlan; il rappresentante dei comuni lombardi Guerino Benaglio; Piero Genovesi di Ispra-Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale e Angelo Schena in rappresentanza delle associazioni ambientaliste.

Il comitato di indirizzo e coordinamento assicura la configurazione unitaria del Parco Nazionale dello Stelvio all’interno della complessa gestione dello stesso, che vede protagonisti i tre territori nei quali si estende l’area protetta, compresa su ben ventitré comuni (dieci in Lombardia, dieci in Provincia di Bolzano e tre in Provincia di Trento). L’incontro di Bormio ha permesso di condividere l’obiettivo diprocedere in modo coordinato all’approvazione del Piano del Parco e del suo regolamento: i tre territori si stanno muovendo nei tempi stabiliti, al fine di arrivare all’attuazione definitiva entro il 2020. Si tratta di provvedimenti importanti, che vedono la loro attuazione per la prima volta dalla nascita del Parco Nazionale, costituito nel 1935.

Negli interventi di Ugo Parolo e dei rappresentanti delle province di Trento e Bolzano e dei comuni sono stati evidenziati i risultati positivi della collaborazione tra i diversi settori nella gestione de lParco Nazionale dello Stelvio, l’importanza degli strumenti di pianificazione e di regolamentazione in corso di approvazione e l’attenzione che deve essere posta sul Parco Nazionale come opportunità di sviluppo sostenibile di un’area protetta che, pur occupando uno spazio prevalentemente di alta montagna, coinvolge anche versanti e fondovalle fortemente antropizzati.

Il ministro Costa ha sollecitato le Province di Trento e di Bolzano e la regione Lombardia a «strutturare il Parco nazionale in modo tale che ognuno vi possa vivere bene». Costa si rende però conto che i punti di partenza sono alquanto differenti. Da parte trentina è stato evidenziato in particolare come le due realtà di Peio e di Rabbi manifestino una comune vocazione verso i temi dello sviluppo turistico sostenibile e considerino il Parco come una grande opportunità, l’una partendo da una realtà turistica più tradizionale e consolidata, ed in presenza di una struttura imprenditoriale già radicata, l’altra avendo riscontrato una crescita rilevante negli ultimi anni perseguendo un modello innovativo fondato proprio sulle valenze naturalistiche del Parco e su un’ospitalità diffusa.

«Ho fatto esplicitamente presente al ministro Costa e ai colleghi del Comitato di coordinamento e indirizzo, che si dovrà mantenere la possibilità di sviluppo per la popolazione residente nel parco nazionale”, afferma l’assessora sottolineando l’importanza di porre attenzione ai masi chiusi, all’offerta turistica, alle attività del tempo libero» ha ribadito l’assessore altoatesino Hochgruber Kuenzer.

L’incontro ha permesso un confronto anche per quanto riguarda gli investimenti su innovazione e sostenibilità: se la gestione del Parco Nazionale dello Stelvio, sulla base dell’intesa del 2014, è, infatti, interamente a carico della finanza delle due province autonome, la presenza del ministro Costa è stata occasione per un chiarimento sull’ammissione anche del Parco Nazionale dello Stelvio a futuri finanziamenti statali di investimenti per lo sviluppo sostenibile dei territori e sulle modalità di partecipazione unitaria del Parco al riparto delle risorse derivanti dalla destinazione del 5 per mille dell’IRPEF.

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