Finanziaria 2024, indietro tutta del governo Meloni

Corsa al disconoscimento di provvedimenti come “Quota 104”, esproprio dei conti correnti e incremento della cedolare secca sugli affitti brevi. Giorgetti: «quelle circolate sono solo bozze prive di fondamento».

0
727
Finanziaria 2024

Nel corso degli ultimi tre giorni, tutte le proposte di modifica delle norme contenute nella Finanziaria 2024 sono solo delle «bozze prive di fondamento» come ha ammonito il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenuto dopo una serie di corse al disconoscimento dei vari provvedimenti che hanno fatto discutere maggiormente: dalla sostituzione di “Quota 103” con “Quota 104” che sostanzialmente rafforza la legge Fornero odiata dai leghisti, l’esproprio dei conti correnti dei morosi da parte dell’Erario stoppata direttamente dal premier Giorgia Meloni o, ancora, dall’incremento dell’addizionale secca sugli affitti brevi stoppata dal vicepremier azzurro Antonio Tajani.

Insomma, quella Finanziaria 2024 approvata dal Consiglio dei ministri 10 giorni fa, con tanto di appello alla sua maggioranza di non proporre emendamenti per favorire la rapida approvazione, cos’è stato? Uno scherzo da ministri? Sarebbe bello saperlo.

Intanto, mentre la maggioranza di centro destra discute e fa chiarezza al suo interno per approvare una Finanziaria 2024 che sia realmente all’insegna di una maggioranza di centro destra rispetto ad una di sinistra basata su una gragnuola di aumenti del prelievo fiscale, emergono alcuni dati che fanno pensare.

Anche se la Banca centrale europea ha finalmente deciso di fermare la corsa ai rialzi dei tassi mantenendoli fermi al 4,5%, l’indice di fiducia di consumatori ed imprese crolla, così come crolla la produzione manifatturiera nazionale. In calo anche le erogazioni di nuovi mutui nel secondo trimestre 2023, con un tagliodel 33,3%, mentre le compravendite immobiliari sono calate del 16%. Pesa l’aumento del costo dei mutui, specie di quelli a tasso variabile cresciuti in media di 4.400 euro l’anno per un importo fino a 150.000 euro.

Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”

Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!

A pesare su conti della Finanziaria 2024 c’è anche il costo delle pensioni che, secondo gli ultimi dati resi noti dall’Inps, nel 2022 ammonta a 322.233 milioni di euro a fronte di 22.772.004 prestazioni in essere, con una media di 1,4 trattamenti per pensionato (perché esistono pensioni di reversibilità e di invalidità che vanno ad assommarsi al trattamento principale).

L’importo medio per prestazione pensionistica è di 14.150 euro. Rispetto al 2021, il numero di prestazioni è aumentato dello 0,06% e il corrispondente importo complessivo annuo è aumentato del 2,9% per un importo medio del reddito da pensione di 19.976 euro.

Il 58% delle pensioni erogate nel 2022 ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro, mentre la quota di pensionati con un reddito da pensione al di sotto di questa soglia scende al 31,9%, per la possibilità di cumulo di più trattamenti pensionistici. Si tratta di 5,15 milioni di pensionati nel complesso che ricevono l’11% della spesa totale. I pensionati con i redditi più alti (almeno 5.000 euro al mese lordi) sono 365.957 (il 2,3% del totale) e concentrano il 9,4% della spesa.

La forte penalizzazione sulla rivalutazione delle pensioni 10 volte oltre il minimo, praticamente 5.000 euro lordi al mese circa, ha sollevato la protesta dei medici dell’Anaao Assomed che «esprime forte preoccupazione e sdegno per la norma di adeguamento al ribasso delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali dei medici e dirigenti sanitari» passata dal 33% al 22%.

Il sindacato dei dirigenti medici osserva che «con questa ipotesi di legge, la quota retributiva della pensione, ovvero quella riguardante i contributi versati prima del 1996, subisce un importante e gravissimo ridimensionamento, di fatto sottraendo migliaia di euro annui al futuro assegno previdenziale dei camici bianchi. La perdita è stimabile tra il 5% fino al 25% di tutto l’assegno pensionistico, a seconda degli anni di contribuzione pre-96. Fino a un quarto di pensione.

Un attacco così feroce alle pensioni – sottolinea l’Anaaonon ha precedenti nella storia di questo Paese, tra l’altro commesso contro il personale sanitario, già martoriatoda una devastante pandemia, costretto a turni massacranti dal blocco delle assunzioni e con remunerazioni totalmente inadeguate». Al Governo i medici dicono a gran voce «via le mani dalle tasche dei medici e dirigenti sanitari. Siamo lavoratori pubblici che versano tasse e contributi fino all’ultimo centesimo». Meloni, Salvini & C. sono avvertiti.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano” e “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”

Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!

YouTube

https://youtu.be/HVrMQ_RdJ_8?sub_confirmation=1

Telegram

https://t.me/ilnordest

https://t.me/ViviItaliaTv

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

https://www.facebook.com/viviitaliatvwebtv

© Riproduzione Riservata