Alto Adige, eletto il Kompatscher Ter

La giunta di Kompatscher approvata con 19 voti a favore, 15 no e 1 astensione. A seguire l’elezione dei vertici del Consiglio provinciale con Schuler e Giannaccaro.

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La nuova giunta provinciale dell'Alto Adige.

La giornata che ha visto l’elezione della nuova giunta provinciale dell’Alto Adige a tre mesi dall’elezione si è aperta all’insegna di un’indagine della Guardia di Finanza relativamente alle spese elettorali dello stesso candidato presidente dell’Alto Adige, Arno Kompatscher.

Josef Noggler, ha comunicato che l’Ufficio di presidenza era stato contattato dal Gruppo tutela finanza pubblica della GdF, che aveva inviato un attestato di non conformità: nel verbale si precisa che il presidente Kompatscher, nella sua funzione di consigliere, ha presentato fatture per le spese elettorali per un totale di 10.370 euro. Tali spese sono state verificate e ritenute corrette dal Consiglio provinciale.

La Guardia di FInanza ha comunicato poi che le spese per la campagna elettorale di Kompatscher, per le quali erano state emesse fatture da “Wir für Arno Kompatscher” e dal partito, ammontano a 122.000 euro: su questo era stato emesso un attestato di non conformità. La sanzione da comminarsi ammonterebbe a 205.000 euro.

Noggler ha chiarito che non era stato informato il presidente della provincia perché prima se ne voleva discutere nell’Ufficio di presidenza, che è stato informato ieri: in una delle prossime sedute è prevista una verifica, e l’Ufficio legale ha già predisposto una delibera. Successivamente, sarà fatto un invio al presidente della Provincia, che poi potrà replicare. Noggler ha quindi respinto le accuse agli uffici consiliari di non aver lavorato bene, in quanto le fatture pagate dalla SVP non sono state presentate agli uffici.

Kompatscher ha ritenuto che non sia corretto che i media abbiano avuto informazioni che lui non ha avuto, aggiungendo che una volta ricevuta comunicazione dall’Ufficio di presidenza prenderà posizione. La SVP ha depositato spese che sono state definite legittime, egli crede che per sbaglio siano state assegnate a lui spese che sono da ricondurre invece al partito.

Successivamente, Kompatscher ha replicato agli interventi dei consiglieri a fine dibattito sulla votazione del Kompatscher Ter, rilevando che si è parlato tanto di delusione per la scelta di coalizione della SVP: questo è legittimo, ma spera che non distolga da una collaborazione costruttiva.

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Arno Kompatscher durante la replica ai consiglieri.

Kompatscher ha concluso invitando a lasciare da parte le ferite personali a seguito di risultati elettorali insoddisfacenti, per lavorare per la popolazione e il programma confrontandosi per migliorare, e a votare a favore della giunta e del programma per l’Alto Adige.

Si è quindi proceduto alla votazione della Giunta, con voto nominale e a maggioranza assoluta: essa è stata eletta con 19 voti a favore, 15 contrari e un’astensione.

«L’autonomia è la cosa più importante per lAlto Adige e per questo che siamo un modello in Europa, pertanto è necessario che ci vengano riattribuite le competenze che ci sono state tolte con la riforma del 2001» ha esordito Kompatscher alla conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta provinciale.

«Nella Giunta il presidente della Provincia ha funzione di indirizzo e l’indirizzo che darò, sarà verso una sostenibilità sia ecologica e sociale ma anche economica» ha detto Kompatscher che nella Giunta di occuperà di autonomia, relazioni estere, finanza, pubblica amministrazione, comuni, Protezione civile, diritti civili e pari opportunità.

L’ex sindaco di San Martino in Passiria e vicepresidente della giunta di lingua tedesca, Rosmarie Pamer (Svp), nel suo intervento ha parlato dell’«importanza della coesione sociale e della solidarietà e della pace sociale che cercherà di sostenere con le sue deleghe», come assessore per la coesione sociale, la famiglia e il volontariato.

Altro vicepresidente di lingua italiana dell’Alto Adige è l’assessore all’istruzione e cultura italiane, al commercio e servizi, artigianato e industria, Marco Galateo (FdI), che ha sottolineato la «grande sfida di far parlare gli assessorati fra di loro. Istruzione ed economia devono andare di pari passo, ha detto, perché per dare valore aggiunto alle aziende vanno formati i giovani che andranno a ricoprire i posti in queste aziende».

Il vicepresidente ladino Daniel Alfreider (Svp), assessore all’istruzione e cultura ladina, mobilità e infrastrutture, ha salutato in ladino e ha spiegato che si occuperà soprattutto del futuro della mobilità: «molte infrastrutture ferroviarie sono già state avviate e continueremo su questa strada, ma c’è ancora molto da fare».

Il segretario della Svp, Philipp Achammer, è assessore alla scuola e cultura tedesca, all’innovazione, ricerca, ai musei e beni culturali e si è detto di essere «felice di poter essere a capo del più bel assessorato. Dopo gli anni difficili che abbiamo vissuto, dobbiamo lavorare per dare ai giovani il meglio in formazione e cultura in modo che possano far fronte alle turbolenze di questo nostro mondo».

A Magdalena Amhof (Svp) sono toccate le deleghe per Europa, lavoro e personale, ha detto che «il lavoro dovrà diventare più attraente per i giovani che vogliono trovare una migliore sintonia fra lavoro e vita privata. Ci dovremo impegnare con politiche attive sul mercato del lavoro, perché la sfida che ci aspetta è quella di una forte carenza di manodopera».

L’ex sindaco di Laives e ora assessore all’edilizia, patrimonio, libro fondiario e catasto, Christian Bianchi (Uniti per l’Alto Adige – Lega), ha detto che è «ci sono 193 progetti da portare avanti, di cui alcuni importanti come il polo bibliotecario e il museo archeologico, sfide sulle quali cercherò di mettere a frutto la mia esperienza come sindaco».

L’ex sindaco di Bressanone, Peter Brunner (Svp), assessore all’ambiente, al clima, all’energia, sviluppo del territorio e sport, ha sottolineato che soprattutto «l’ambiente e il clima sono temi che vanno affrontati in modo interdisciplinare e comune fra i dipartimenti. E’ importante coinvolgere anche la popolazione sia per quanto riguarda il piano clima che per lo sviluppo di nuove misure di risparmio energetico».

L’assessore per l’edilizia abitativa, la sicurezza e prevenzione della violenza, Ulli Mair (Freiheitlichen), ha spiegato che intende procedere facendo prima un bilancio di quel che funziona o meno, per poi definire le nuove vie da percorrere. «Sono convinta che riusciremo a portare avanti una politica realistica e anche migliore per garantire ai cittadini case a prezzi accessibili, ma anche sicurezza».

L’ex primario presso l’ospedale di Bolzano, Hubert Messner (Svp), neoassessore alla sanità, ha detto che si rende conto della responsabilità che gli è stata affidata, che «ci sono tanti cantieri aperti, ma che si lavorerà per poterli chiudere».

Infine, l’assessore per il turismo, l’agricoltura e le foreste, Hubert Walcher (Svp), ex vicesindaco di Bolzano, ha parlato dei 20 masi chiusi dell’Alto Adige, pilastri della “Heimat” (patria) che vanno sostenuti, come anche i frutticoltori che coltivano nelle vallate, mentre altrove nelle valli l’agricoltura non c’è più. Per quanto riguarda il turismo Walcher ha detto che «sarà necessario trovare un giusto modo di promuovere il turismo».

Subito dopo l’elezione della giunta, il Consiglio ha eletto i propri vertici definitivi alla terza votazione dopo che per due volte nessun consigliere aveva ottenuto la maggioranza assoluta: come previsto dal regolamento, si è trattato di un ballottaggio tra i due candidati che nella seconda votazione avevano ottenuto il maggior numero di voti: Arnold Schuler e Josef Noggler (entrambi SVP). In seguito a una nuova votazione segreta, il risultato è stato di pareggio, 17 voti contro 17. Per regolamento, in caso di parità al ballottaggio previsto alla terza votazione, risulta eletto colui che nelle ultime elezioni ha ottenuto il maggior numero di preferenze: in questo caso, Arnold Schuler, che è risultato quindi il nuovo presidente.

Anche per l’elezione del vicepresidente di lingua italiana si è dovuti andare al ballottaggio alla terza votazione tra i primi due votati alla seconda tornata, Angelo Gennaccaro (La Civica) e Sandro Repetto (Pd), con il primo eletto con 19 voti.

Il nuovo Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale risulta quindi così composto: presidente Arnold Schuler, vicepresidente Angelo Gennaccaro, segretari questori Franz Locher, Maria Elisabeth Rieder e Harald Stauder.

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