Accolto il ricorso di Solgen contro il GSE per l’accesso alle tariffe incentivanti da energia green

0
232

Nel contenzioso, Solgen S.r.l. è affiancata dagli avvocati Claudio De Portu, Alessandra Mari e Matteo Corbo; GSE S.p.A. è assistito dagli avvocati Antonio Pugliese e Fabio Garella.

Sogen S.r.l. ha impugnato la sentenza n. 1808 del 15 febbraio 2021 con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sez. III-ter, ha respinto il ricorso proposto dalla stessa, avverso gli atti con i quali il GSE disponeva il diniego all’accesso al meccanismo dalle tariffe incentivanti.

Nel caso di specie i provvedimenti impugnati erano motivzti dalla duplice circostanza che la richiesta ineriva un periodo successivo alla fine della vita utile, individuata nel 30.04.2015, e che i risparmi generati dall’intervento non avrebbero avuto natura addizionale, rappresentando la tecnologia installata una soluzione standard presente sul mercato.

L’appellante Solgen s.r.l., società di servizi energetici che cura la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, riferisce di avere avviato una collaborazione con la Montello S.p.a., società attiva nel recupero del rifiuto urbano proveniente da raccolta differenziata (FORSU), per accedere agli incentivi per il miglioramento dell’efficienza energetica, certificato tramite il rilascio di Titoli di Efficienza Energetica (cosiddetti “Certificati Bianchi”).

In tale ambito Montella ha affidato a Solgen l’espletamento delle pratiche necessarie per l’accesso ai Certificati Bianchi per un progetto consistente nella realizzazione di più interventi afferenti alla installazione di sistemi di recupero di calore su motori a combustione interna (MCI) alimentati dal biogas prodotto dall’impianto di digestione anaerobica a FORSU.

Il GSE ha rigettato la richiesta di accesso ai meccanismi incentivanti in ragione del fatto che “dall’analisi della documentazione e delle osservazioni ad oggi pervenute, il progetto non è conforme alle previsioni normative di cui al D.M. 28 dicembre 2012 in quanto il periodo di riferimento della richiesta in oggetto è successivo alla fine della vita utile”.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, in riforma dell’appellata sentenza accoglie il ricorso di primo grado ed annulla gli atti impugnati ai fini del riesame delle domande della società appellante nei sensi di cui in motivazione. Compensa fra le parti le spese del doppio grado di giudizio.

Scopri tutti gli incarichi: Claudio De Portu – De Portu; Matteo Corbo – Fieldfisher; Alessandra Mari – Marilex – Studio Legale Mari; Fabio Garella – Stajano Garella & Associati;