Modificata la composizione del materiale più leggero del mondo: nanotubi di carbonio rimpiazzano grafite

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Si ipotizzano da subito numerose applicazioni per il materiale messo a punto dai ricercatori delle univesità di Kiel (Germania) e di Trento

aerografiteNuove ricerche applicate hanno suggerito l’opportunità di cambiare la composizione del materiale più leggero del mondo, l’aerografite: usando nanotubi di carbonio al posto della grafite, secondo i ricercatori dell’università tedesca di Kiel che hanno sviluppato il nuovo materiale in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Trento, si è creato un nuovo prodotto dalle notevoli proprietà meccaniche e fisiche che potrebbe essere usato per produrre accumulatori di energia ultra leggeri per automobili, schiume protettive per veicoli spaziali o impalcature 3D su cui coltivare cellule per la rigenerazione dei tessuti.

Il nuovo materiale “fratello” dell’aerografite, estremamente poroso e versatile, è formato da minuscoli mattoni, grandi pochi millesimi di millimetro, che hanno una struttura a “quattro zampe” (tetrapode) simile a quella del cavalletto per macchine fotografiche (considerando, oltre ai tre sostegni appoggiati a terra, anche il quarto tubo verticale che sostiene lo strumento). 

«Questi tetrapodi vengono prodotti versando una soluzione di nanotubi di carbonio all’interno di microstampi di ossido di zinco, che possono poi essere rimossi – spiega Nicola Pugno, professore ordinario di scienza delle costruzioni presso il dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento -. Se uniamo questi tetrapodi insieme, otteniamo un materiale molto poroso e quindi leggero, che pesa circa 200 grammi per metro cubo e, nonostante ciò, rimane dotato di una buona resistenza meccanica, oltre che della capacità di condurre corrente. Può essere adattato alle esigenze più diverse, semplicemente variando spessore e lunghezza delle “zampe” dei tetrapodi, oppure immergendoli in una matrice per realizzare dei compositi. Rispetto all’aerografite tradizionale potrebbe offrire dei vantaggi (come la tenacità, cioè la capacità di assorbire energia di deformazione prima della rottura) dovuti alla struttura gerarchica dei tubi composti da nanotubi».