Il “sistema Italia” non funziona a causa di eccesso di fisco e di burocrazia

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Per il NordEst il percorso per uscire dalla crisi è ancora lungo e peggiorano le aspettative degli imprenditori. Indagine della Fondazione NordEst

Per il Nordest il percorso di risalita verso i valori pre-crisi risulta molto lento e ancora lungo e le aspettative degli imprenditori del triveneto peggiorano: più di sei su 10 (il 64%) posticipano la fine della crisi a oltre i prossimi 18 mesi. E’ quanto emerge dall’indagine “L’uscita dalla crisi. Lentezza, cause, strategie” promossa dalla Cassa di Risparmio del Veneto e dalla Cassa di Risparmio di Venezia, realizzata dalla Fondazione Nord Est, che ha visto protagonisti circa 1.000 titolari di imprese attive nelle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

La ricerca si è svolta tra il 7 e il 26 settembre 2011, le aziende selezionate appartengono a tutti i settori economici (industria, commercio, servizi alle imprese, servizi alle persone) e contano più di 10 dipendenti in organico.

In aggiunta a condizioni esterne instabili (turbolenze sui mercati finanziari, politiche fiscali restrittive adottate in alcuni stati europei, rallentamento della domanda internazionale), l’uscita dalla fase di recessione risulta rallentata da alcuni elementi strutturali riconducibili sia a fattori “di sistema” (pressione fiscale troppo elevata, indicata dal 42,1% degli intervistati e burocrazia dal 26% del campione) che a elementi legati alle imprese (ridotta propensione agli investimenti in ricerca 23,4% del campione, imprese troppo piccole per competere sui mercati internazionali 21,9% e bassa capitalizzazione 18%).

Per uscire dalla crisi, le imprese del Triveneto puntano su strategie che combinano la riduzione dei costi (34,7%) con l’introduzione di nuove tecnologie e innovazioni di processo (22%). Se si sposta l’attenzione verso il mercato, le strategie prevedono la ricerca di mercati alternativi (21,5%), e lo sviluppo di nuovi prodotti (16,2%).