Il governo Monti bistratta l’Alto Adige Südtirol e le prospettive in Italia sono pessime? “Allora meglio andarcene con l’Austria”

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Thomas Widmann
Thomas WidmannProposta tra il serio e il faceto dell’assessore provinciale Widmann, stoppato da Durnwalder

In Alto Adige, su spinta dei partiti di opposizione si parla con sempre maggiore insistenza di autodeterminazione, di Stato libero come la Baviera e addirittura di Stato autonomo (una Montecarlo delle Alpi). “In Italia le prospettive sono pessime, senza la crescita, con la previdenza che traballa e con gli ammortizzatori sociali che non funzionano: Bolzano potrebbe comprarsi la sua piena autonomia dall’Italia”: l’idea la lancia – provocatoriamente – l’assessore altoatesino della Svp, Thomas Widmann, propria degli ambienti più oltranzisti della politica altoatesina. La proposta la fa dalle pagine del quotidiano in lingua tedesca Dolomiten per rispondere – dice – “a quello che sembra divenire lo sport nazionale, vale a dire le critiche all’autonomia speciale dell’Alto Adige – Südtirol pubblicate in questi giorni da alcuni giornali italiani e che appaiono contestualmente ad alcuni tagli ai finanziamenti da Roma a Bolzano. Su questi tagli, la Svp lamenta che non siano state rispettate le forme di concertazione stabilite dallo speciale status dell’Alto Adige. Il ragionamento di Widmann è sostanzialmente questo: se il debito italiano ammonta a 30.000 euro a testa per ogni cittadino, gli altoatesini potrebbero ‘riscattare’ la loro parte, con la spesa – parametrata al numero degli abitanti – di circa 15 miliardi di euro, ottenendo in cambio la ‘piena autonomia’ da Roma. “E’ vero – ammette – che dovremmo indebitarci, ma, almeno, così potremmo offrire ai nostri figli una solida garanzia per il futuro”. La proposta provocatoria è durata solo il breve volgere di qualche ora, immediatamente stoppata da kaiser Durnwalder, che ha annunciato una prossima visita a Vienna, potenza tutrice del ‘povero’ Alto Adige – Südtirol: “il 18 gennaio andrò a Vienna dove incontrerò il presidente Heinz Fischer ed alcuni rappresentanti del governo per ragguagliarli sull’attuale situazione politica in Italia. Di sicuro non vado a Vienna per piangere”. Intanto, il governatore Luis Durnwalder assieme al suo omologo trentino Lorenzo Dellai è in attesa di essere convocato a Roma da Monti per discutere delle ultime manovre che sono costate parecchi milioni ai bilanci delle due Province autonome. Il governatore ribadisce che l’Alto Adige è disposto a fare la sua parte per risanare il debito italiano: “se lo Stato in passato ha speso troppo, l’ha fatto in parte anche a nostro vantaggio. Ma gli accordi presi sull’Alto Adige con i trattati internazionali vanno comunque rispettati”. Durnwalder ha ribadito la necessità di un incontro con il premier Monti, “che sicuramente capirà le nostre posizioni. Siamo disposti ad assumere nuove competenze e le relative spese e da ciò deriverebbe un sostanzioso risparmio per Roma”. La Svp mira, passo dopo passo, alla piena autonomia da Roma, lasciando allo Stato soltanto la valuta, la difesa e gli esteri. In merito alle critiche, apparse in questi giorni sulla stampa nazionale, sui ‘privilegi delle autonomie speciali, Durnwalder ha ribadito: “non abbiamo rubato nulla, né l’autonomia né i fondi che riceviamo”. Il presidente della Provincia comunque, pragmatico come sempre, non si dice sorpreso del vento sempre più gelido che soffia da Roma: “non c’è nulla di strano. Quando diminuiscono i soldi, aumentano le invidie per chi sta meglio”.