Alto Adige, pronto il pedaggio per il transito sul versante bolzanino del passo dello Stelvio

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Il “Green-pass” in vigore dal 1 gennaio 2013 per tutti i veicoli in transito

Si chiamerà “Green-Pass” la vignetta che dal 1 gennaio 2013 automobilisti e motociclisti in transito lungo il versante altoatesino del passo dello Stelvio dovranno acquistare e applicare sul proprio mezzo di trasporto. “Puntiamo a ridurre il traffico – commenta l’assessore Florian Mussner – a potenziare il trasporto pubblico anche tramite mezzi eco-compatibili, e a valorizzare la strada dello Stelvio garantendo un maggiore equilibrio dal punto di vista ambientale”. Al di là delle motivazioni ecologiste, la ricca provincia di Bolzano punta a fare cassa, rastrellando dalle tasche degli automobilisti i soldi per mantenere i passi presenti sul proprio territorio, facendo propria l’esperienza austriaca del passo del Rombo, cui compartecipa anche la provincia di Bolzano.

La scelta finale è arrivata poche settimane fa, con la Giunta provinciale che ha dato il via libera definitivo all’introduzione del pedaggio lungo il versante altoatesino passo dello Stelvio. Ora, dalla fase teorica, si passa a quella pratica. In questi giorni sono stati posizionati in Val Venosta i primi tabelloni informativi dedicati al “Green-Pass”. “La denominazione di questa vignetta non è stata scelta a caso – commenta l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner – perché la priorità viene data proprio al valore ecologico e ambientale del progetto. Con il ‘Green-Pass’, infatti, puntiamo a gestire il traffico di transito, e di conseguenza l’inquinamento ambientale, lungo la strada dello Stelvio, potenziando anche il servizio di trasporto pubblico. Per quanto riguarda gli incassi derivanti dal pagamento della vignetta, tutti i soldi resteranno sul territorio”.

Quanto alle tariffe, non c’è ancora una decisione definitiva sul costo della vignetta, ma è molto probabile che vengano applicati prezzi differenziati a seconda delle categorie di veicoli in transito (al di sotto o al di sopra delle 3,5 tonnellate) e a seconda della durata del “Green-Pass”. Come funzionerà il “Green-Pass”? La modalità sarà quella della vignetta già in vigore per le autostrade austriache. Non ci saranno dunque i classici caselli lungo la strada dello Stelvio, ma il “Green-Pass” potrà essere acquistato presso 10 punti vendita automatizzati: 3 all’altezza del Passo, 2 alla fortezza di Gomagoi, 2 a Trafoi e 1 a Prato allo Stelvio, Spondigna e Curon Venosta. Solo due punti vendita (uno a Gomagoi e uno al Passo) saranno attrezzati per il pagamento in contanti, le restanti strutture saranno completamente automatizzate e destinate a possessori di bancomat o carta di credito. La prima parte della campagna informativa sul “Green-Pass” è partita in questi giorni con l’installazione di 26 tabelle informative lungo le strade statali della Val Venosta, di Val Monastero e di Passo Resia. Si vedrà se la provincia di Bolzano riuscirà a portare avanti il suo progetto di rendere a pedaggio tutti i valichi alpini, anche quelli sul versante trentino e veneto. L’unica speranza, per non accompagnare l’esborso alle beffe, è che con il nuovo balzello Durnwalder e soci riescano a garantire la percorribilità dei passi a pedaggio tutto l’anno e non solo durante la bella stagione. Dovrebbero imparare da Francesco Giuseppe, imperatore del regno austroungarico che, in altri tempi e con molti minori messi di oggi, riusciva a tenere aperto lo Stelvio tutto l’anno.