Catasto di Cortina, no ad aiuti da Bolzano

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Sindaco-Cortina andrea franceschi 1Franceschi: “non abbiamo mai fatto richieste all’Alto Adige per sostenere il ripristino del Libro Fondiario”

Continuano le schermaglie sull’utilizzo delle risorse del Fondo Odi destinato ai comuni di confine. L’altro giorno, il presidente della provincia di Bolzano si era detta favorevole a supportare il ripristino del Libro Fondiario, l’antico catasto di matrice asburgica, nel territorio di Cortina d’Ampezzo. Ora la replica da parte del sindaco del centro ampezzano, Andrea Franceschi: “Cortina non ha mai avanzato richieste finanziarie alla provincia di Bolzano per sostenere il ripristino del Libro Fondiario”, con l’invito a “Durwalder a non strumentalizzare Cortina. Bolzano, piuttosto, sblocchi i fondi immobilizzati e non usurpi le competenze dell’Odi”.

Per il sindaco cortinese quello di Durwalder è un “tentativo di dividere e seminare zizzania tra i comuni interessati agli stanziamenti del fondo Brancher. E’ bene ricordare – aggiunge Franceschi – che il Tavolare a Cortina esiste già e funziona alla perfezione. Il nostro intento sarebbe quello di informatizzarlo e per questa ragione anni addietro avevamo studiato l’esempio virtuoso della provincia di Trento, ma nessuna richiesta è stata indirizzata a Bolzano. Provincia – rincara Franceschi – alla quale chiediamo, invece, di fare chiarezza sui 40 milioni del fondo Brancher che attualmente sta immobilizzando”.

Per il sindaco di Cortina “è l’Odi l’unico organo al quale riferirsi per presentare progetti e ricevere finanziamenti. Se tutto è fermo, con il rischio che i fondi vengano risucchiati direttamente da Roma, è sia per il ricorso presentato da alcuni Comuni, sia perché esistono delle incertezze normative come quella sulla potestà dei 40 milioni di Bolzano”. Per Franceschi “la pretesa del presidente altoatesino di stanziare i finanziamenti in maniera discrezionale invece di favorire alcuni Comuni tra i quali Cortina, ha contribuito a creare un’impasse. L’uscita di Durnwalder è estremamente pericolosa”.