Seganti visita ad Amaro (UD) Stroli Oro e al Centro ricerca Plast-Optica

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FVG Giovanni Battista Somma Direttore Consorzio Sviluppo industriale Tolmezzo Federica Seganti Franco Marcori Direttore tecnico CRP 1

FVG Giovanni Battista Somma Direttore Consorzio Sviluppo industriale Tolmezzo Federica Seganti Franco Marcori Direttore tecnico CRP 1Le imprese Stroili Oro e Centro Ricerca Plast-Optica del gruppo Magneti Marelli sono state visitate dall’assessore alle attività produttive del Friouli Venezia Giulia, Federica Seganti. Entrambe ad Amaro (Carnia) dove sono operative una quarantina d’aziende che danno lavoro a circa 1.200 persone, costituiscono la prima una realtà imprenditoriale con un fatturato di poco meno di 200 milioni, un livello di diffusione nazionale di 374 punti vendita ed un’attività in espansione in Cina (sette punti vendita), Russia, Spagna ed altri paesi. La seconda un riferimento di portata internazionale in settori che utilizzano le nanotecnologie applicate all’industria dell’automobile e non solo, con un fatturato medio annuo di 2 milioni di euro.

Fvg Federica Seganti Maurizio Merenda ad Stroili Oro Giovanni Battista Somma 1“Entrambe – osserva l’assessore Seganti – hanno nell’innovazione la chiave di volta del loro sistema produttivo e del loro successo ed entrambe, anche se in modo evidentemente diverso, sono importanti per il territorio che le accoglie e per l’intera regione. Stroili Oro è la dimostrazione che, grazie ad un’attenta azione di marketing e di valutazione delle tendenze, anche in tempo di crisi si può crescere del 15 per cento l’anno, guadagnando mercato sia a livello nazionale, dove sono leader, che internazionale – sottolinea Seganti – mentre Plast-Optica è un laboratorio di ricerca riconosciuto dalla Regione che si interfaccia tra il mondo della ricerca avanzata in campo ottico e dei materiali plastici e la produzione d’ampia scala”.

Nelle visite Federica Seganti è stata accompagnata dal direttore del CO.S.IN.T. (Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo), Giovanni Battista Somma. Grazie al CO.S.IN.T, che ha messo a disposizione a prezzo di mercato un nuovo spazio operativo di circa 1.800 metri quadrati, Stroili Oro punta infatti ad incrementare l’attività ad Amaro, radicandosi ancora di più in regione con l’assunzione di una trentina di nuove unità da aggiungere a quelle che già lavorano occupandosi della logistica, del magazzino, del marketing, di controllo del prodotto e del design. Sono tutte o quasi donne perché, ha osservato l’amministratore delegato dell’azienda, Maurizio Merenda, “più adatte ad un’attività che ha un target formato per il 70% da persone del gentil sesso”. Seganti, parlando con Merenda dell’ormai consolidata presenza di Stroili Oro in Carnia, ha detto che “i cittadini del Friuli Venezia Giulia sono conosciuti, forse più all’estero che in Italia, per essere seri e bravi lavoratori e, visto il periodo, quando si parla di produttività anche questo aiuta, inoltre continuiamo ad avere la possibilità di offrire location a prezzi competitivi, oltre che una capacità più alta rispetto ad altre regioni di dare sostegno allo sviluppo economico”. Un cluster medio-alto, oggetti di qualità che vanno da 20 a 5.000 euro e oltre, una produzione che si avvale dell’esperienza dei migliori poli orafi italiani tra cui l’Aretino e tanta fantasia sono i segreti di una realtà che a livello locale dà lavoro a 153 persone (erano 139 nel 2009) e, inclusi i punti vendita, ne impiega in tutta Italia quasi 1.700.

FVg segnati visita stroili oro caveau 1Diverso ma altrettanto importante il quadro che contraddistingue Plast-Optica, dove l’assessore è stata accolta dal direttore tecnico Franco Marcori, uomo cresciuto professionalmente in Automotive Lighting, azienda di riferimento di questo centro di ricerca. Automotive Lighting dà lavoro a circa 750 persone ed è leader in Europa e seconda nel mondo nel settore dell’illuminazione per l’auto: non è quindi un caso che Plast-Optica abbia diviso le sue linee di ricerca, ha spiegato Marcori, su plastica ed ottica e su tecnologie elettroniche e microelettroniche, con prodotti in materiali innovativi e talvolta riciclabili, in risposta alla necessità di ridurre l’impatto ambientale della catena del polimero e dei termoplastici. Un’attività che nello stabilimento di circa 2.000 metri quadri impiega in Carnia, in via specifica, una quindicina di persone più gli stagisti collegati all’attività di ricerca. “Il centro fa sia ricerca industriale che di base e di frontiera, ad esempio sul fotovoltaico a concentrazione e su altre tematiche che impiegano nanomateriali – ha indicato Marcori – ma lavoriamo anche per l’illuminazione in generale piuttosto che per altri settori che coinvolgono piccole imprese del Friuli Venezia Giulia, svolgendo una funzione di acceleratore di innovazione”.