50 anni d’autonomia del Friuli Venezia Giulia: presentati gli annuari statistici

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sandra savino renzo tondo
sandra savino renzo tondo Tondo: “numeri per capire meglio la portata della specialità delle regione”

Una Regione che ha saputo sempre declinare l’autonomia speciale in modo responsabile, che restituisce ai propri cittadini e alle proprie imprese le risorse fiscali generate sul territorio sotto forma di infrastrutture e di servizi per promuovere la crescita e la coesione sociale. A dirlo sono i numeri. In vista del cinquantenario dello Statuto di autonomia del Friuli Venezia Giulia (13 gennaio 2013), la Regione ha voluto pubblicare quattro volumi sui “Numeri della specialità. Protagonisti del cambiamento nei fatti”, analisi statistiche dedicate rispettivamente a economia e investimenti; famiglia e lavoro; infrastrutture e trasporti; pubblica amministrazione.

I volumi, disponibili anche sul sito internet della Regione (www.regione.fvg.it) sono stati presentati a Trieste dal presidente, Renzo Tondo, affiancato dall’assessore alle finanze e programmazione, Sandra Savino, che ha promosso all’interno dell’amministrazione un gruppo di lavoro per elaborare i dati statistici su come la Regione autonoma ricava le risorse e su come le spende, e con quali risultati. Insomma, un’operazione di “trasparenza” rivolta a tutti i cittadini.

FVG presentazione volumi statistici 1“Stiamo attraversando una fase politica – ha detto Tondo – nella quale vi è un tentativo abbastanza chiaro, da parte dei poteri centrali, di ridurre le autonomie locali e regionali. È diffuso il pregiudizio che le Regioni a Statuto speciale costituiscano un privilegio. Questi numeri dimostrano il contrario: poter contare solo sulle proprie risorse fiscali significa prima di tutto responsabilità: nelle spese, nelle scelte, nella allocazione delle risorse”. La pubblicazione, secondo il presidente, ha un duplice scopo: far conoscere meglio il funzionamento e i risultati dell’Autonomia speciale al nostro interno, tra cittadini, che spesso non sono consapevoli di come in Friuli Venezia Giulia, a differenza delle Regioni ordinarie, la ricchezza prodotta resti sul territorio; ma anche far capire all’esterno che cosa significa in concreto l’Autonomia speciale: gestire con le proprie risorse, senza contare su trasferimenti dello Stato, la sanità, il trasporto pubblico locale, gli enti locali.

Le entrate della Regione derivano per l’80% da compartecipazioni percentuali sui tributi statali, per il resto da tributi propri. Al netto dei trasferimenti agli enti locali, buona parte di queste risorse viene destinata a “finalità a valenza esterna”, ai servizi e al sostegno allo sviluppo. Il peso maggiore va al capitolo sanità e protezione sociale (70%), ma poi ci sono trasporti, infrastrutture, tutela dell’ambiente, istruzione, cultura.