Coldiretti Rovigo, negli ultimi 4 anni le imprese condotte da giovani under 40 cresciute del 100%

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Coldiretti rovigo giovani 2 Tobia
Coldiretti rovigo giovani 2 TobiaGiuriolo: “un dato incoraggiante che conferma l’attenzione dei giovani verso l’agricoltura”

Negli ultimi 4 anni, le imprese agricole associate a Coldiretti Rovigo condotte da under 40 sono aumentate del 100%. Lo annuncia con soddisfazione la maggiore organizzazione agricola polesana, specificando che, mentre nel 2008 le aziende di giovani agricoltori erano 153, secondo i dati del 2012 sono più che raddoppiate, diventando 380 (fra cui 71 donne). Di queste giovani imprese, l’86% sono ditte individuali, con la titolarità direttamente in campo al giovane imprenditore, che ha il potere decisionale; nel restante 14% dei casi, sono società agricole, dove il giovane partecipa all’impresa come socio.

Il dato ancora più interessante è che queste giovani imprese gestiscono aziende con una superficie media o medio piccola, che però non impediscono di produrre reddito e soddisfazioni professionali.

“Questo dimostra che non è la grandezza della maglia poderale, l’ampiezza della Sau (Superficie agricola utilizzata) che fa l’impresa agricola moderna – commenta il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo – bensì la capacità dell’imprenditore di ottimizzare i fattori produttivi, fra cui la professionalità, la multifunzionalità e soprattutto, la creatività che fa la vera differenza tra l’imprenditore ed il mero proprietario”.

“C’è un grande bisogno di idee – aggiunge il direttore di Coldiretti, Adriano Toffoli – e questi dati ci dimostrano che quando un progetto imprenditoriale è forte ed è accompagnato da un’organizzazione agricola che lo sa valorizzare, non ha più importanza quanto grande o piccola sui la Sau”.

Gli imprenditori under 40 sono per oltre il 70% laureati o diplomati. Molti provengono da altre esperienze lavorative extra-agricole e tendono ad investire nei settori più innovativi dell’agricoltura multifunzionale, come percorsi di filiere corte, dalla produzione, alla trasformazione, alla vendita diretta dei prodotti; o, ancora, agriturismi e fattorie sociali. Dal 2000 ad oggi sono 216 i giovani che si sono insediati in agricoltura beneficiando dei sostegni comunitari del Psr (Piano di sviluppo rurale); altri 150 hanno aperto per la prima volta un’azienda agricola con le proprie sole risorse economiche, a prescindere dal Psr.