“Premio Campiello” 2013, presentata a Venezia la cinquina finale

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Premio-Campiello-2013-ilnordestI cinque scrittori finalisti della LI edizione hanno incontrato ufficialmente la stampa e il pubblico a Palazzo Franchetti di Venezia, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Sala gremita l’altra sera all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, in occasione della presentazione ufficiale alla stampa e al pubblico della cinquina finalista della LI edizione del Premio Campiello.

Giovanni Cocco con il suo primo romanzo “La caduta” (Nutrimenti), Valerio Magrelli con “Geologia di un padre” (Einaudi), Beatrice Masini, l’unica donna in finale, con “Tentativi di botanica degli affetti” (Bompiani), e Fabio Stassi con “L’ultimo ballo di Charlot” (Sellerio), hanno raccontato la genesi e il contenuto dei propri romanzi in un dialogo con Maria Pia Zorzi, giornalista di Rai Veneto. Assente Ugo Riccarelli, autore di “L’amore graffia il mondo” (Mondadori), di cui è stato presentato un contributo video.

“E’ un onore per Venezia ospitare questo Premio, il migliore nel panorama dei premi letterari del nostro Paese anche e soprattutto perché capace di non subire condizionamenti esterni – ha dichiarato Angela Vettese assessore alle attività culturali del comune di Venezia – Il Premio Campiello protegge la nostra letteratura e tiene viva l’attenzione sulla lingua italiana”.

Per Roberto Zuccato, presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, “Venezia rimane punto di partenza e d’arrivo del tradizionale ‘giro d’Italia letterario’ del Premio Campiello. L’iniziativa costituisce il nostro contributo per diffondere la lettura quale bene prezioso per la crescita di tutto il Paese. Leggere è uno dei mattoni fondamentali su cui costruire una società consapevole di sé, informata ed elastica, capace di comprendere le sfide dettate dai nuovi tempi e rispondere ad esse”. Secondo il presidente del Comitato di Gestione, Piero Luxardo, “a Venezia non si può che parlare di ‘ponte’ confidenziale tra gli scrittori e il pubblico del Premio Campiello. E’ un rapporto che ogni anno riusciamo a rinnovare nelle molte località che ospitano gli incontri estivi con gli autori. L’impegno per noi è quello di continuare a migliorare il livello qualitativo del Premio, anche grazie alla trasparenza che da sempre lo contraddistingue”.

Il rapporto transgenerazionale tra genitori e figli e l’analisi speranzosa o indignata della società, sono i temi che legano i cinque romanzi. “La Caduta” di Giovanni Cocco racconta una moderna apocalisse, chiamando in causa alcuni tra i più sconvolgenti eventi contemporanei, dal terrorismo a Bin Laden e alla sua uccisione, dall’uragano Katrina alla crisi finanziaria, tutto raccontato in chiave originale. Valerio Magrelli, con “Geologia di un padre”, scrive un libro-ricordo in cui raccoglie e rielabora in 83 capitoli (gli anni del genitore) gli appunti del padre, dai viaggi alle avventure d’amore e di guerra, fino alla fine dei suoi giorni.

Con “Tentativi di botanica degli affetti”, Beatrice Masini narra la storia di Bianca Pietra, giovane donna del Garda che ad inizio ‘800 decide di trasferirsi, in qualità di esperta pittrice di fiori e piante, in una villa in Brianza al servizio di un eccentrico nobiluomo, poeta e appassionato di botanica. Nella villa c’è però Pia, servetta che gode di strani privilegi, sui quali Bianca indagherà finendo in un gioco pericoloso. “L’amore graffia il mondo” di Ugo Riccarelli presenta la storia di Signorina (nome datole dal padre, capostazione di provincia) che sogna di diventare stilista, ma viene a scontrarsi con la povertà, i conflitti di famiglia, la nascita di un figlio malato, la guerra e il fascismo. Con “L’ultimo ballo di Charlot” Fabio Stassi racconta di un patto speciale tra un anziano Charlie Chaplin e la Morte che è venuta a reclamarlo, in cui ogni risata viene considerata tempo prezioso in più da vivere.