VI edizione de “Venezia Jazz Festival”

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Keith-Jarrett-ilnordestDal 13 al 28 luglio talenti del genere in concerto nella città lagunare
di Giovanni Greto

14 concerti e tre pomeriggi letterari costituiscono il programma del festival veneziano, curato come sempre dall’Associazione Veneto Jazz. Balza all’occhio uno spazio considerevole dedicato a giovani musicisti, poiché la rassegna ospita la prima edizione di E.M.A.Y.T. (Europe Music Award for Young Talent), in collaborazione con Goethe Institut, Ankara International Jazz Festival, l’Istituto Italiano di Cultura Ankara, l’Ambasciata israeliana di Roma e il festival parigino Paris Saint Germain. Due i nomi che non hanno bisogno di presentazione. Il pianista Keith Jarrett, già ospite anni or sono del festival, ritorna questa volta alla testa del suo trio stellare – Gary Peacock, contrabbasso, Jack DeJohnette, batteria – con il quale da oltre 30 anni rilegge ed esplora standard a volte dimenticati, come nell’ultimo CD ‘Somewhere’, in cui rispolvera due temi di Leonard Bernstein, quello che dà il titolo all’album e ‘Tonight’. Il concerto, martedì 16 luglio alle 20 al teatro La Fenice, è anche inserito nel programma del festival classico organizzato dal teatro veneziano ‘Lo spirito della musica di Venezia’.

Il secondo nome è Armando “Chick” Corea, pianista e compositore di origine italiana, pluripremiato, il cui talento artistico ha toccato un numero sorprendente di generi musicali : avanguardia, Bebop, Fusion, canzoni per bambini, musica da camera, musica sinfonica. Corea terrà un recital si solo piano al teatro Goldoni, venerdì 26 alle 21.

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Il Venezia Jazz Festival, unica occasione estiva per ascoltare musica buona nella conservatrice città lagunare, continua a proporre in campo bella Vienna, nei pressi del mercato di frutta e verdura di Rialto, il 24, 26 e 28 alle 19 e 30, concerti gratuiti che richiamano un pubblico giovanile, cui piace l’idea di bere qualcosa di alcolico (vino, birra o spritz), ascoltando musica gradevole in una zona popolare della città. Continua la collaborazione con la Fondazione Pinault, che ha da poco ristrutturato e riaperto al pubblico il teatrino di palazzo Grassi, progettato dall’architetto giapponese Tadao Ando. Il 13 e il 24 alle 21 e 30 si ascolteranno rispettivamente il trio del pianista israeliano Shai Maestro e il trio turco Mrio. Trasferendosi in punta della Dogana, il 22 alle 21 e 30 Aisha Ruggieri e Grazia Negro proporranno un repertorio eterogeneo dove gli stili si fondono in un melting pot non casuale. Il festival dà anche modo di scoprire palazzi come il ‘Contarini porta di ferro’, in cui il 23 si esibisce ‘The New York Jazz Trio’, formato da alcuni insegnanti del consueto Workshop musicale che si tiene a Chioggia dal 20 al 27.

Ad accogliere i viaggiatori alla stazione ferroviaria il 23 alle 17 e 30 ci sarà la ‘Wonderbrass Marching Band’, una dixieland Brass Band, composta di musicisti formatisi alla cattedra di Musica Jazz del Conservatorio di Rovigo. In quello veneziano, il 25 alle 19 si esibirà il quartetto del giovane compositore e sassofonista israeliano Shauli Einav. Il 27 alle 21 al teatro Goldoni ci sarà la ‘Glenn Miller Orchestra, che continua ad esibirsi dal vivo dal lontano 1938. Serata finale nella quiete e nella frescura del giardino della Collezione Guggenheim il 28 alle 21 e 30 con il trio Mediterre del vibrafonista veneto Saverio Tasca, già apprezzato in una precedente edizione del festival. Ci saranno infine tre pomeriggi letterari alla Fondazione Querini Stampalia, tutti alle 18, dove tre importanti scrittori, incontreranno musicisti per un reading di grande impatto.