Merano, inaugurato il primo lotto della nuova circonvallazione

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PAB-NUova-circonvallazione-di-Merano-Durnwalder-ilnordestOpera d’avanguardia realizzata quasi interamente in sotterranea

Anche Merano, la seconda area più popolosa dell’Alto Adige, vede ridursi sensibilmente il traffico grazie alla nuova circonvallazione. Il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder e l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner hanno aperto il primo tratto, quello che corre in sotterranea dallo svincolo MeBo di Marlengo alla stazione ferroviaria di Merano. Il secondo tratto sarà progettato entro l’anno.

Un progetto da decenni al centro delle discussioni, ora vede finalmente la luce. E’ stato inaugurato il primo tratto della circonvallazione nord-ovest di Merano, che contribuirà in maniera determinante a cambiare la viabilità non solo in città, ma in tutto il Burgraviato. “Si tratta di un progetto che porterà vantaggi ai cittadini, all’economia e all’ambiente”, ha commentato Durnwalder, il quale ha sottolineato l’investimento fatto anche per salvaguardare il cuneo verde tra Lagundo e Merano. “La circonvallazione di Merano – ha detto – è un esempio di come, grazie al buon senso, si possa ovviare a problemi di natura tecnica dando la priorità, nonostante l’inevitabile crescita dei costi, alla tutela dell’ambiente”.

PAB-NUova-circonvallazione-di-Merano-rotatoria-sttoerranea-ilnordestNel suo intervento, l’assessore provinciale ai lavori pubblici Mussner ha posto l’accento sul concetto di “raggiungibilità, ciò che rende quest’opera fondamentale per tutta la zona del Burgraviato: ne trarrà beneficio non solo la popolazione, ma anche l’economia, in maniera particolare il turismo”. Un aspetto certamente non secondario, in un’area abitata da 60.000 persone, ma che può contare ogni anno su ben 5 milioni di pernottamenti. Conclusi i lavori del lotto 1, è stato aperto il primo tratto della circonvallazione, che dallo svincolo MeBo di Marlengo si sviluppa sotto i frutteti di Lagundo e la stazione ferroviaria fino a sfociare in via IV Novembre. La circonvallazione nordovest di Merano corre prevalentemente sotto terra, con l’unico accesso alla rete viaria cittadina previsto sotto la stazione ferroviaria. Qui il traffico è organizzato su tre livelli: in superficie con la viabilità ordinaria di via IV Novembre, a 7 metri di profondità con una rotonda che porta verso la stazione oppure verso Lagundo, e a 17 metri di profondità con la prosecuzione del tunnel verso la Val Passiria. Quest’ultimo tratto, però, fa parte del secondo lotto dei lavori che attualmente sono in fase di progettazione.

Tra le altre caratteristiche qualificanti del lotto inaugurato, nei pressi dello svincolo di Marlengo, oltre alla deviazione del percorso della Me-Bo, sono stati realizzati un ponte e una rotonda, senza dimenticare le barriere antirumore lungo il rione Maria Assunta. Da qui sino alla stazione il tracciato corre sottoterra per circa 1 km., mentre nella zona dei frutteti di Lagundo una parte del tunnel è stata realizzata in scavo a sezione aperta, con un tracciato in sotterranea che ha permesso di risparmiare terreno agricolo e mantenere il cuneo verde.

Il secondo lotto della circonvallazione, con il progetto esecutivo che dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno, prevede che dalla stazione ferroviaria il percorso interrato prosegue con la galleria di Monte S. Benedetto sino alla zona artigianale di Tirolo, ai piedi del monte Zeno. Qui é prevista una rotonda a cui si collegheranno la strada per Maia Alta, la zona artigianale, la Val Passiria e Tirolo. Il costo totale del primo lotto è stato di 73,2 milioni di euro, per l’intero progetto l’investimento sarà nell’ordine dei 192 milioni di euro. “La mia prima delibera da presidente della Giunta provinciale – ha concluso Durnwalder – riguardò le quattro corsie della Me-Bo, l’ultima potrebbe essere l’approvazione del progetto per il secondo lotto della circonvallazione di Merano. Una cosa è certa: l’opera verrà completata”.