Trentino Alto Adige, ecco i due nuovi consigli provinciali che formano l’Assemblea regionale

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Consiglio-regionale-ilnordestAlto Adige, vince la SVP con una forte avanzata della destra sudtirolese. Kompatscher alla prima uscita si conferma recordman delle preferenze. Al minimo storico la rappresentanza italiana. Trentino: maggioranza di centro sinistra autonomista al 58% con Rossi nuovo presidente. Flop del centro destra a causa di candidature sbagliate e deboli

Le elezioni per il rinnovo delle due assemblee provinciali di Trento e di Bolzano che, assieme, formano il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige sono state rinnovate dagli elettori regionali che hanno fatto emergere un fortissimo astensionismo, specie tra le fila degli elettori della destra italiana che, dinanzi ad una proposta evidentemente insufficiente, hanno preferito disertare le urne.

In Alto Adige la SVP si conferma primo partito, anche se in calo, mentre si segnala il buon risultato del giovane Arno Kompatscher, già presidente dei comuni altoatesini, chiamato a subentrare a Durnwalder dopo 35 anni di regno interrotto di quest’ultimo. Sempre in Alto Adige, la rappresentanza italiana va ai minimi storici, complice soprattutto il karakiri della destra italiana, mentre cresce sensibilmente il peso della destra di lingua tedesca, cosa che darà nel tempo qualche dispiacere alla SVP.

In Trentino, il candidato presidente della coalizione di centro sinistra autonomista, Ugo Rossi, sbaraglia con il suo 58% il suo principale rivale, Diego Mosna, che si ferma a poco più del 18%. Rossi trascina il suo partito, il Patt, al massimo storico, mentre il PD si conferma primo partito, mentre l’Upt di Dellai scende al terzo posto. Decisamente male il centro destra che paga scelte sbagliate, ad iniziare da quella di rinunciare ad una seria politica delle alleanze, cosa che ha comportato la corsa solitaria di tutti i partiti e liste civiche che si rifanno all’area moderata e liberale. Su tutto emerge il tonfo di Forza Trentino, la sigla trentinizzata della neonata Forza Italia che porta in Consiglio solo il suo candidato presidente, facendo un autentica strage di tutti i consiglieri provinciali uscenti, giungendo doppiata sia dalla lega Nord che da un Movimento 5 stelle che in regione esce decisamente ridimensionato rispetto alle ambizioni della campagna elettorale. Tornano a Forza Italia, gran parte della debacle è da ascriversi all’amazzone berlusconianissima Micaela Biancofiore che paga in prima persona l’aver allestito una lista debole sia a Trento che a Bolzano. Flop anche per la lega Nord che passa dai 6 consiglieri conquistati nel 2008 agli attuali 2, cui si deve aggiunger la perdita anche dei due legati alla lista civica che aveva supportato lo stesso Carroccio alle scorse elezioni.

Di seguito, gli eletti nei due consigli provinciali

Trentino

Pd: Alessandro Olivi, Donata Borgonovo Re, Bruno Gino Dorigatti, Luca Zeni, Sara Ferrari, Alessio Manica, Mattia Civico, Luigi Olivieri, Roberto Pellegrini

Patt: Michele Dallapiccola, Diego Moltrer, Walter Kaswalder, Lorenzo Baratter, Graziano Lozzer, Chiara Avanzo, Luca Giuliani

Upt: Tiziano Mellarini, Mauro Gilmozzi, Gianpiero Passamani, Pietro De Godenz, Mario Tonina

Progetto Trentino: Diego Mosna, Silvano Grisenti, Walter Viola, Gianfranco Zanon, Massimo Caldera

Civica Trentina: Rodolfo Borga

Amministrare il Trentino: Nerio Giovanazzi

Movimento 5 Stelle: Filippo Degasperi e Manuela Bottamedi

Union autonomista Ladina: Giuseppe Detomas

Lega Nord: Maurizio Fugatti, Claudio Civettini

Forza Trentino: Giacomo Bezzi

Alto Adige

Il nuovo consiglio (un seggio ancora da assegnare) della provincia di Bolzano sarà così composto: 17 seggi per l’Svp (erano 18), 6 per Die Freiheitlichen (erano 5), Verdi 3 (erano 2), Sudtiroler Freiheit 2, Pd 2, Forza Italia – Lega Nord 1 (ne avevano 4), M5S 1 (non era presente), Alto Adige nel cuore 1, Burger Union 1.

Gli eletti dovrebbero essere i seguenti:
Svp: Arno Kompatscher, Arnold Schuler, Richard Theiner, Martha Stocker, Philipp Achammer, Thomas Widmann, Florian Mussner, Josef Noggler, Waltraud Deeg, Dieter Steger, Maria Hochgruber Kuenzer, Helmuth Renzler, Magdalena Amhof, Christian Tschurtschenthaler, Albert Wurzer, Veronika Stirner Brantsch, Oswald Schiefer.
Die Freiheitlichen: Pius Leitner, Ulli Mair, Roland Tinkhauser, Sigmar Stocker, Walter Blaas, Tamara Oberhofer.
Verdi: Hans Heiss, Brigitte Foppa, Riccardo dello Sbarba.

Suedtiroler Freiheit: Eva Klotz, Sven Knoll.

Pd: Christian Tommasini, Roberto Bizzo.

Forza Alto Adige / Lega Nord: Elena Artioli.

M5S: Paul Koellensperger.

Alto Adige nel cuore: Alessandro Urzì.

Buerger Union-Ladins: Andreas Poeder.