Firmato a Roma tra le regioni e lo Stato l’accordo sull’applicazione dei costi standard

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veneto-luca-zaia-coletto-ilnordestZaia: “sarà finalmente chiaro chi è virtuoso e chi no. Basta sprechi e utilizzare le risorse dei virtuosi per coprire i buchi di spreca”

Dopo una trattativa non facile, a Roma nell’ambito della Conferenza delle regioni si è firmato l’accordo tra le regioni e lo Stato per l’applicazione dei costi standard nell’erogazione dei servizi pubblici. Una firma probabilmente epocale, che dovrebbe costringere la spesa di tanti, troppi enti locali di manica larga a rientrare nell’alveo della correttezza. Un accordo salutato con soddisfazione da Luca Zaia, da sempre uno degli artefici dell’applicazione di questo strumento da parte di tutte le amministrazioni locali: “battaglia vinta, finalmente si parte!

Con l’accordo sui costi standard, riprende un cammino che era stato colpevolmente abbandonato dal 2011. E i risultati, in termini di finanza pubblica, sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti”. Secondo Zaia “si dà finalmente corpo a quella svolta che attendevamo da anni. Basti pensare che stiamo parlando e aggredendo un volume di risparmi potenziali pari a decine di miliardi, più di qualche finanziaria. Un attendismo pernicioso, quello posto sulla materia dai governi dal 2011 a oggi, che ha consentito agli spreconi di continuare a sprecare e agli esecutivi di applicare i tagli orizzontali che uccidevano i virtuosi e non colpivano gli scialacquatori di denaro pubblico, avvilivano i servizi e costringevano le Regioni coi i conti in ordine a tirare la cinghia anche più del necessario”.

Una riforma che parte subito, indolore per i cittadini, che potrebbe essere foriera di un miglioramento dei conti pubblici, visto che tutti saranno tenuti ad attenersi ad una media calcolata sui prezzi spuntati dalle realtà più virtuose.

Soddisfatto anche l’assessore vento alla sanità, Luca Coletto: “si parte subito applicando la normativa che già c’è e che costituisce un totale cambio di rotta rispetto al vecchio e ingiusto criterio della spesa storica che veniva applicato e regolarmente andava a colpire le Regioni virtuose come il Veneto. Si sanerà così il non governo della spesa introdotto con i tagli orizzontali nel 2011”.