Radicchio tondo rosso: al mercato di Rosolina prezzi ridicoli

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radicchio tondo rosso 1Coldiretti denuncia un’esagerata forbice dei prezzi alla produzione ed al consumo

“Al Mercato di Rosolina, le aste per il radicchio rosso tondo prelavorato vengono battute mediamente a 5 cent/kg lordo. Togliamo il 12% di commissione di mercato ed i costi di facchinaggio, per un totale di un po’ più di un centesimo al chilo. In tasca al produttore restano meno di 4 cent al chilo. Le spese di produzione medie (lavorazione terreno, piantine, raccolta, trasporto) sono di circa 25 cent al chilo. La perdita è di 21 cent/kg”. La denuncia è del presidente di Coldiretti Rosolina, Damiano Zuriati, insieme ai produttori di radicchio del comprensorio.

Il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, allarga il discorso alla forbice dei prezzi tra produzione e consumatore: “mentre i coltivatori rosolinesi sono schiacciati al ribasso, retribuiti con prezzi vergognosi, i consumatori pagano caro un prodotto che solo apparentemente non costa niente”. Da una rilevazione Coldiretti dell’8 novembre, girando per il centro storico del capoluogo polesano, appare che il radicchio tondo rosso viene venduto con un’amplissima forbice di prezzo, dagli 0,99 euro/kg per un prodotto sfuso in “offerta speciale”, ad un massimo di 2,50 euro/kg per lo sfuso di prima qualità su polistirolo.

Intanto, ogni volta che un produttore al mattino consegna al mercato di Rosolina 10 quintali di radicchio tondo rosso, perde 21 euro al quintale. Ma si continua a raccogliere e si continua a battere l’asta.

“Il prezzo dell’asta di Rosolina è un vero scandalo – esclama Giuriolo. – A chi giova tutto questo? Non certo al produttore, che non compensa neanche le spese, anzi ci perde. E nemmeno il consumatore. E’ evidente che con una larga forbice di prezzo alla produzione ed al consumo, come quella rilevata sul radicchio tondo rosso, c’è spazio per speculazioni e furbizie”. “Bisogna rimodulare i rapporti fra le varie componenti della filiera – avverte il direttore di Coldiretti Silvio Parizzi, – affinché tutti ricevano il giusto compenso, soprattutto i produttori, con soddisfazione anche dei consumatori che finirebbero per risparmiare”.