Nasce il polo aeroportuale del NordEst: Save entra nel Catullo con il 35%

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Paolo Arena, presidente di Catullo Spa.
paolo arena catullospa 1Soddisfazione di Zaia e Tosi: «accordo strategico per tutto il NordEst»

Nasce il polo aeroportuale del NordEst. Il disco verde è arrivato con il perfezionamento dell’accordo tra Save, società di gestione dell’aeroporto di Venezia, e Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia, oltre ai soci di riferimento di Catullo – Camera di commercio di Verona, province di Trento e Verona e comune di Verona. Un passaggio che dà concretamente il via al progetto di integrazione dei sistemi aeroportuali di Venezia e Verona nella prospettiva della costituzione di un unico polo.

L’accordo stabilisce i principali termini e condizioni dell’operazione attraverso cui Save potrà entrare nella compagine societaria di Catullo, e formalizza l’impegno a proseguire le trattative su base di reciproca esclusiva al fine di pervenire alla definizione degli accordi definitivi presumibilmente entro il prossimo mese di giugno.

enrico marchi save treviso 1Attraverso questo accordo, i soci, anche alla luce di quanto indicato nel Piano nazionale degli aeroporti del Ministero dei trasporti che auspica la creazione di reti aeroportuali (regionali) gestite in modo coordinato, intendono creare un sistema forte e competitivo da un punto di vista economico-finanziario, anche al fine di accelerare la crescita del traffico e la qualità dei servizi offerti al territorio di riferimento.

«La firma di questo accordo segna in maniera concreta l’avvio della creazione di un polo aeroportuale del NordEst, la cui efficacia si baserà su precisi obiettivi di sviluppo per i singoli scali sulla base di un’unica strategia che contempla differenziazione e integrazione – ha dichiarato Enrico Marchi, presidente di Save – Il sistema valorizzerà ulteriormente le potenzialità di un territorio che già non ha eguali per indicatori turistici ed economici e per disponibilità di infrastrutture di mobilità, con investimenti che contribuiranno a dare un forte impulso all’economia e all’occupazione della nostra regione».

Secondo Paolo Arena, presidente del “Catullo”, «ci troviamo di fronte ad un progetto industriale di interesse nazionale, che potrà contribuire in modo determinante allo sviluppo del NordEst. Con la creazione del polo aeroportuale del NordEst, gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia potenzieranno la loro funzione di servizio al Paese e al territorio di riferimento, una “catchment” area di circa 15 milioni di abitanti, equivalente per caratteristiche alle aree metropolitane europee».

Arena è entrato nei dettagli dell’accordo: «Save entrerà nel capitale sociale di Catullo con una quota fino al 35%. Costituiremo una “newco” con soci Trento, la Camera di commercio, la provincia e il comune di Verona. Save entrerà acquisendo la quota di un socio pubblico come il comune di Villafranca o di un privato. Il valore stimato – ha aggiunto – del sistema aeroportuale di Verona e Brescia si avvicina ai 100 milioni di euro». Arena ha poi spiegato che nella “newco” la governance sarà garantita da un consiglio d’amministrazione composto da 9 persone. La Catullo nominerà presidente e vicepresidente, Save l’amministratore delegato e tre consiglieri

L’accordoè stato salutato con soddisfazione dagli amministratori locali. Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia, “l’accordo raggiunto oggi segna una tappa fondamentale per il sistema aeroportuale del Veneto e del NordEst, che può vantare un punto di riferimento strategico per il turismo e per le merci. Si tratta, senza ombra di dubbio, di un fattore chiave per aumentare la competitività dell’intero sistema economico e produttivo dell’intero sistema regionale». Secondo Zaia, «il nostro sistema aeroportuale diventa a tutti gli effetti uno snodo fondamentale per tutto il NordEst e fa del Veneto il pivot delle regioni più produttive del Paese per quel che riguarda lo scambio di merci e il traffico passeggeri. Con l’entrata di Save nel capitale del Catullo si conferma quella capacità di fare squadra, che è nel dna del sistema Veneto e che con questa sinergia dà vita ad un sistema aeroportuale da oltre 13 milioni di passeggeri all’anno».

«Dopo tante polemiche sull’aeroporto, questo accordo dimostra che invece si è lavorato bene» ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, aggiungendo che «non era facile un obiettivo perseguito per tanto tempo, con un azionariato molto frammentato, essendoci nella Catullo 39 soci».