Mercato auto, mentre le vendite rimbalzano a livello nazionale, il Veneto vara il programma regionale a sostegno della rottamazione

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smog tubo scappamento inquinamento atmosferico 1Conte: «in questo modo si migliorerà la qualità dell’aria togliendo dalla circolazione i veicoli più obsoleti»

Rimbalzo del mercato dell’auto ad ottobre secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti: il mese si è chiuso con 121.736 immatricolazioni di autovetture nuove, segnando un +9,2% rispetto allo stesso mese del 2013.

Un dato che costituisce una timidissima risposta dei privati, e quindi delle famiglie italiane, all’enorme sforzo messo in campo dalle case automobilistiche e dai concessionari mediante investimenti pubblicitari e consistenti attività promozionali per stimolare gli acquisti dei privati, a cui si aggiunge il traino del noleggio e delle immancabili km 0.

Per cercare di sorreggere le vendite e migliorare la qualità dell’aria, in Veneto è finalmente operativo il provvedimento di sostegno alla rottamazione dei veicoli più vecchi. Ottenuto il parere favorevole della competente commissione, la Giunta regionale ha dato il via libera all’operatività del bando che assegnerà un contributo parti a mille euro per la rottamazione dei veicoli inquinanti e la loro sostituzione con automezzi a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione. Il provvedimento definitivo, che sostituisce e modifica quello adottato a fine settembre, è stato approvato nel corso dell’ultima seduta. Rispetto alla versione precedente, nel bando sono stati inseriti anche i veicoli ibridi con alimentazione a gasolio ed elettrica e quelli esclusivamente elettrici. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte: «il bando rientra tra le azioni che la Regione sta promuovendo per prevenire e ridurre le emissioni in atmosfera, analogamente a quanto si prefigge il bando aperto contemporaneamente per la rottamazione di stufe e impianti termici inquinanti. Le agevolazioni previste contribuiranno a togliere dalle nostre strade veicoli obsoleti, incentivando la loro sostituzione con mezzi non solo meno inquinanti ma anche più sicuri».

Nel complesso, la Regione stanzia 2 milioni di euro che saranno ripartiti in contributi di 1.000 euro a ogni richiedente che abbia un veicolo con i requisiti previsti dal bando. I veicoli da rottamare devono appartenere alla categoria M1, destinati al trasporto di persone e alle classi emissive Euro 0 benzina o diesel ed Euro1, 2, 3 diesel. Sono inclusi i veicoli con doppia alimentazione benzina e metano o benzina GPL purché omologati nella classe emissiva Euro 0 benzina.

Il nuovo veicolo dovrà essere acquistato a decorrere dalla pubblicazione del bando fino al 31 marzo 2015. Sono compresi anche quelli ibridi con alimentazione a gasolio ed elettrica e quelli elettrici. La cilindrata dei nuovi mezzi, a seconda della tipologia, non potrà essere superiore a 2000 cc o a 1600 cc (a benzina).

Tornando all’andamento del mercato delle vendite di nuovi veicoli, quello di ottobre costituisce il sesto mese consecutivo di mancati cali di vendite. Un risultato che, secondo Federauto, non è però positivo: per il suo presidente Filippo Pavan Bernacchi «come ho avuto occasione di ripetere più volte nel corso del 2014, questi incrementi non devono trarre in inganno. Il 2014 chiuderà a circa 1.350.000 unità vendute, un numero molto distante dai 2 milioni di pezzi l’anno risultanti dalla media degli ultimi 5 anni. Un numero che, se confermato, riporterebbe il mercato dell’auto italiano ai livelli degli anni ’70».

Secondo Francesco Ascani, vicepresidente di Federauto, «purtroppo i nostri numeri sono bassi anche rispetto al trend degli altri paesi europei. E i motivi per cui il mercato italiano è così penalizzato vanno ricercati soprattutto nel mancato miglioramento del quadro macroeconomico italiano e nell’assenza di una politica per il settore degli autoveicoli che impatta su lavoro, tasse, ambiente e sicurezza».

Responsabile principale di questa situazione rimane l’azione politica dei governi degli ultimi tre anni, che sul settore automotive hanno inflitto ripetute mazzate fiscali. Non ultimo, anche quello di Renzi ha dichiarato più volte di voler abbassare la pressione fiscale e diminuire la burocrazia, ma si è sempre alle parole e non ai fatti, quelli che potrebbero riportare la fiducia e risollevare il mercato e, conseguentemente, il gettito fiscale del settore che nel 2014 sarà ancora in calo rispetto alle previsioni, creando nuovi buchi nel bilancio dello Stato.