Imu sui terreni agricoli di montagna: Manzato critica Renzi

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Franco-Manzato-ilnordestquotidiano
Franco-Manzato-ilnordestquotidiano«Come farsi bello con i bonus pagati da nuove tasse imposte agli agricoltori»

La querelle sull’estensione dell’Imu ai terreni agricoli di montagna che fini ad ora erano stati sempre esenti e al pasticcio commesso dal Governo Renzi di attuare una norma prevista già da mesi proprio a ridosso della sua scadenza, mettendo in difficoltà sia i commercialisti che avrebbero dovuto calcolare l’imposta senza basarsi su dati certi e gli stessi contribuenti che avrebbero dovuto pagare tra capo e collo cifre anche consistenti, finito poi “all’italiana” con l’ennesimo rinvio all’anno prossimo e relativa figuraccia, dà il destro all’assessore all’agricoltura della regione Veneto, Franco Manzato, per un commento acido circa l’operato del premier gigliato.

«Il ‘Bonus Irpef’ tanto ostentato e glorificato da Renzi e dai suoi ministri, aveva copertura finanziaria o è stato distribuito senza che quei soldi fossero davvero disponibili? La domanda è legittima e tutt’altro che maligna, soprattutto alla luce del decreto interministeriale, apparso improvvisamente nei giorni scorsi, con il quale, rimodulando l’esenzione dall’Imu, si tassando i terreni di montagna. Renzi ha fatto presto: i soldi non ci sono? Mi mancano 350 milioni? Li prendo agli agricoltori». E’ questa l’amara considerazione che formula Manzato, sul decreto retroattivo che ha provocato un’alzata di scudi sia da parte delle associazioni di categoria, sia sul fronte politico.

«Non è accettabile un simile comportamento – prosegue Manzato –. A Roma non si rendono conto che chi vive e lavora nelle aree marginali, collinari e montane del Paese, più difficili da gestire e coltivare, svolge una insostituibile azione di presidio dei luoghi e dell’ambiente che andrebbe premiata. E questi, invece, la tassano e la penalizzano!» Manzato sottolinea poi come «il Governo si serve ancora una volta dei comuni, ormai trasformati in gabellieri, costretti a svolgere il ruolo più infamante di chi riscuote le imposte, ma senza poter trattenere nemmeno una minima parte di quelle risorse da reinvestire nei territori da cui sono state prelevate. Perché quei soldi debbono andare a rimpinguare esclusivamente le casse dello Stato».

In attesa del documento ufficiale con cui Renzi & soci intendono rinviare il tutto al 2015 un’imposta nata male e gestita peggio, l’auspicio di Manzato è che «nei prossimi mesi i nostri governanti riflettano attentamente su questa situazione, divenuta ormai insopportabile per un settore produttivo che non ha certo bisogno di ulteriori mazzate».