Società Filarmonica di Trento, presentata la Stagione dei concerti 2015

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Hahn18 concerti, dal classicismo al moderno

La società Filarmonica di Trento ha presentato la Stagione dei concerti 2015 che sarà aperta lunedì 12 gennaio dall’Ensemble Zefiro, formazione di riferimento in ambito internazionale per il repertorio musicale da camera del ʹ700 con strumenti d’epoca.

I diciotto concerti offerti comprendono quanto di inaspettato, emozionante e seducente il mondo dell’arte musicale offre in questo momento. Scelte effettuate secondo un progetto artistico preciso, disponibile verso le nuove proposte germinate soprattutto fra le nuovissime generazioni d’artisti.

Dietro una più appariscente varietà, infatti, s’impone l’idea di sintetizzare organicamente il pensiero interpretativo di una giovane e dinamica generazione di esecutori racchiusa fra i venticinque e i cinquant’anni. In quest’ottica acquistano senso le riproposizioni di pagine di Beethoven, Haydn, Schumann, Brahms più volte ascoltate nel tempo ma che artisti sensibili e di temperamento come il Quartetto Kelemen, premio “Borciani 2014”, il Quartetto Diotima col clarinettista (ma coinvolto soprattutto quale compositore) Jörg Widmann, il Trio Sitkovetsky, il Quartetto Auryn con Christian Poltéra e Matthias Buchholz e l’ensemble con clarinetto formato da Alstaedt, Bieri e Schuch, sapranno rileggere con freschezza e vivacità.

Lynn-Goldsmith 1L’incontro con interpreti considerati ormai epici, quelle personalità capaci di rendere omaggio alla città con la loro presenza, è quest’anno riservato alla sopraffine violinista americana Hilary Hahn, all’elegante quanto possente pianista norvegese Leif Ove Andsnes, alla Festival Strings Lucerne con Arabella Steinbacher, al superbo Estonian Philharmonic Chamber Choir invitato a proporre una delle pagine corali più suggestive del repertorio sacro russo, i Vespri di Rachmaninov. Nell’ancora ricco e composito cartellone uno spazio significativo viene riservato al violoncello con due personalità giovani ma diversamente ammirate: lʹitaliano Giovanni Scaglione componente il “Quartetto di Cremona” e lo spagnolo Adolfo Gutierrez Arenas. Fraseggi, sonorità, culture differenti andranno a completare il gruppo di serate dedicate al pianoforte con la francese Lise de la Salle, l’austriaco Ingolf Wunder e l’italiana Beatrice Rana.

Confermato rimane poi l’appuntamento della riapertura della Stagione dopo la pausa estiva con i fiati della The Rodney Mack Philadelphia Big Brass, una delle formazioni più prestigiose del concertismo americano. Un ultimo appuntamento rende omaggio allo strumentalismo italiano col violinista Guido Rimonda e I Solisti del Viotti Festival. Una stagione ricca, ma con un unico neo: quest’anno non è previsto nessun concerto con protagonista il maestoso organo “Vegezzi-Bossi-Mascioni” che domina la balconata soprastante il palco. Il grande strumento rimarrà in silenzio ad ascoltare: peccato.