Emilia Romagna prima missione extraeuropea del nuovo governatore Bonaccini

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emilia romagna presidente stefano bonaccini
emilia romagna presidente stefano bonacciniDestinazione Guandong, l’area più dinamica della Cina

Prima missione extraeuropea del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in Cina dal 10 al 17 maggio. Organizzata da Regione, Provincia del Guangdong e Ambasciata italiana a Pechino, la missione prevede la sottoscrizione di un’intesa e il gemellaggio tra Emilia-Romagna e Guangdong per consolidare e sviluppare un rapporto di partenariato tra le due regioni per realizzare scambi e cooperazione nel commercio e investimenti, tecnologia, tutela ambientale, cultura e turismo.

Nel corso degli incontri di Bonaccini con il governatore e gli altri ministri della regione cinese saranno inoltre definite le modalità di collaborazione fra Emilia-Romagna e Guangdong, durante e in seguito all’Expo, sui temi del cibo, delle bonifiche e della formazione, ma anche del rafforzamento delle relazioni fra sistema della formazione e della ricerca. La visita sarà anche l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti in corso e sul lancio delle nuove iniziative congiunte per una nuova strategia quinquennale condivisa per il periodo 2015-2020. Il Guangdong nel 2015 completa infatti il XII piano quinquennale 2011-2015, periodo in cui la collaborazione con l’Italia si è concentrata sull’Emilia-Romagna, ed in particolare nella collaborazione industriale nei settori della meccanica, del ceramico, moda ed energie.

Della delegazione faranno parte anche il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto e l’assessore alle attività produttive e relazioni internazionali Caterina Ferri, per siglare un protocollo di gemellaggio tra le città di Ferrara e Heyuan sui temi dell’acqua, del benessere e della qualità della vita.

Il Guangdong, pur nella differenza di dimensioni, rimane per molti aspetti la Provincia cinese più simile all’Emilia-Romagna per il dinamismo delle piccole e medie imprese, per l’elevato livello di industrializzazione e per il forte orientamento ai mercati esteri. L’Emilia-Romagna è stata all’avanguardia in Italia nel riconoscere la portata dell’apertura economica cinese al libero mercato. Dal 2001 la Regione ha promosso progetti imprenditoriali e missioni tecniche volte ad identificare opportunità commerciali e ad instaurare relazioni stabili a livello istituzionale, formativo e commerciale, favorendo attraverso un’azione di diplomazia economica la tutela degli interessi delle imprese italiane nel mercato cinese. Le imprese emiliano-romagnole insediate in Cina e censite dall’Ice sono circa 120, e sono almeno 14 quelle con sede nel Guangdong. La maggior parte delle aziende in Cina non ha ricercato il minor costo produttivo ma ha puntato all’estensione del mercato. Si tratta soprattutto di imprese dei settori della meccanica, dell’automotive e della moda.

La missione di Bonaccini si svolge in continuità con i progetti già sviluppati negli anni passati, ma con diversi elementi di innovazione. La pianificazione del prossimo piano quinquennale del Guangdong, infatti, sarà concentrata sul sostegno ai consumi interni e sull’innalzamento della qualità della vita e del benessere dei cittadini, con attenzione ai temi della sanità, della produzione agricola e della salubrità dei prodotti alimentari, sulla qualità ambientale e sull’alta formazione. Temi sui quali l’Emilia-Romagna – ricorda una nota della Regione – ha sviluppato una forte esperienza e su cui può vantare punte di eccellenza, come l’organizzazione del proprio servizio sanitario regionale. E grazie alla presenza di un forte settore agro-alimentare che va dalla produzione agricola, con molti prodotti tradizionali certificati e garantiti, alla trasformazione industriale degli alimenti, dall’impiantistica alimentare, al packaging e alla meccanica agricola, la Regione ha investito molto sulla certificazione di qualità e sulla sicurezza alimentare con migliaia di test sui prodotti e un sistema di controlli efficace. L’adesione della Cina ad Expo Milano 2015 – di cui è uno dei maggiori protagonisti con tre padiglioni – costituirà un momento importante di riflessione congiunta in materia di sviluppo agricolo sostenibile e di sicurezza alimentare. Su questi temi, inoltre, invita a rafforzare la collaborazione reciproca anche l’accordo siglato a giugno 2015 fra il ministero del Commercio cinese e il ministero dello Sviluppo economico italiano.

Nell’agroindustria come negli altri settori di punta dell’economia regionale, dalla meccanica al biomedicale, dalla ceramica alla moda, l’Emilia-Romagna può vantare la più alta spesa per addetto in ricerca e sviluppo, con una rete alta tecnologia sviluppata e un sistema formativo all’avanguardia. Sono molte le opportunità e i temi da condividere nei prossimi anni e l’intesa che verrà siglata potrà essere un passo concreto verso una proficua collaborazione.