Conferenza stampa fine anno del governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher

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Il ruolo dell’Alto Adige nel contesto europeo, la collaborazione con le altre regioni in tema di sviluppo economico e di gestione dei profughi, le sfide di un’autonomia in costante evoluzione che non deve commettere l’errore di chiudersi verso l’esterno

 

pab conferenza fine anno kompatscherAlto Adige – Europa. Questo lo slogan con il quale il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha chiuso il suo colloquio di fine anno con i rappresentanti dei media locali.

«Vogliamo che la nostra diventi una regione modello nell’ambito di una UE che sta vivendo una fase di difficoltà», ha spiegato Kompatscher, il quale aveva precedentemente illustrato la sua visione per il futuro della Provincia. «Serve un’autonomia sempre più dinamica – ha sottolineato – capace di innovarsi per adeguarsi alle mutate condizioni generali. Siamo una regione con una forte identità e con un grande attaccamento alle nostre radici, ma la vera eccellenza è il fatto di far convivere nello stesso territorio più lingue e più culture: questo ci deve spingere, dunque, ad avere uno sguardo sempre più aperto verso l’esterno, senza chiusure di alcun tipo».

Uno degli esempi portati dal Landeshauptmann per spiegare come si possa concretizzare questo tipo di strategia è stato quello riguardante la gestione delle persone richiedenti asilo. «Sui profughi abbiamo lavorato a stretto contatto non solo con Roma e con Vienna, ma anche con Tirolo e Baviera – ha commentato Kompatscher – e sono convinto che proprio la grande esperienza di convivenza maturata in Alto Adige ci sia stata d’aiuto nel limitare le spinte populistiche. Abbiamo distribuito piccoli gruppi di rifugiati sul territorio, inizialmente nei paesi c’era scetticismo, ma grazie al grande lavoro di rete delle istituzioni e del mondo associazionistico la paura si è trasformata in una opportunità di crescita e sono molte le esperienze positive». 

Altro passaggio chiave di questa visione europeista dell’Alto Adige è poi legata alla strategia macroregionale alpina di EUSALP. «Il ruolo della nostra Provincia sarà molto forte – ha sottolineato Kompatscher – e lo dimostra il fatto che 3 dei 9 gruppi di azione che verranno creati saranno guidati proprio dall’Alto Adige: sia direttamente per quanto riguarda l’energia, sia indirettamente tramite l’Euregio nei settori della mobilità e dello sviluppo del territorio alpino». Tornando al tema dell’autonomia, infine, il presidente altoatesino ha ribadito gli ottimi risultati raggiunti nelle trattative con il governo nazionale e ha spiegato il senso del cosiddetto Convento dell’autonomia. «Servirà a capire i punti di forza e di debolezza del nostro sistema – ha spiegato Kompatscher – a rafforzare nella popolazione, tramite il coinvolgimento della società civile, il senso di appartenenza, e soprattutto a capire in che direzione muoverci per sfruttare al meglio le potenzialità della nostra autonomia».

Secondo Kompatscher, il 2015 che sta per concludersi ha portato con sé la conclusione di alcuni grandi progetti come l’accordo sul finanziamento dell’autonomia e la fusione tra SEL e AEW in Alperia, ma sono tanti i progetti ancora in corso per i quali il filo rosso da seguire è la partecipazione. «Ho preso parte a 32 incontri pubblici sul territorio – ha spiegato il Landeshauptmann – e ho trovato cittadini di ogni età, tra i quali anche molti giovani, estremamente interessati non solo ad avere informazioni di prima mano sulle principali vicende politiche, ma anche ad avanzare idee e proposte. Questa si chiama partecipazione, nel senso più letterale del termine».

E a proposito di partecipazione, l’esempio più lampante da questo punto di vista è rappresentato dalla questione aeroporto. «Sin dall’inizio era stato chiaro che volevamo chiedere il parere dei cittadini – ha sottolineato Kompatscher – e non è vero che il referendum sia una “non decisione” della politica. Tutt’altro: si tratta proprio di una precisa scelta. L’aeroporto di Bolzano ha vissuto una storia molto travagliata, ci sembra giusto mettere le carte sul tavolo e chiedere il consenso alla nuova strategia di sviluppo». Per il presidente altoatesino, inoltre, «la portata di questo referendum andrà anche al di là della singola questione: si tratta del primo quesito proposto da una maggioranza di governo, e speriamo che al termine di un dibattito pubblico sereno e costruttivo la popolazione possa riavvicinarsi alla politica. Riteniamo – ha aggiunto Kompatscher – che questa sia la strada da seguire sui grandi progetti: partecipare, anzichè fermarsi al “no” a prescindere».

Altro tema perennemente al centro dell’agenda politica è poi quello riguardante la riforma sanitaria. «Abbiamo pochi medici – ha sottolineato il presidente della Provincia – dobbiamo specializzarci meglio, migliorare la qualità del servizio e aumentare il numero degli interventi e delle zone di riferimento. I gruppi di lavoro hanno elaborato i profili di attività dei nostri ospedali, compresi i più piccoli, le risorse finanziarie sono a disposizione: ora si tratta di procedere all’assunzione del personale medico, quindi toccherà ai Comprensori sanitari entrare nella fase operativa della riforma». 

Il 2015, inoltre, è stato l’anno di svolta sulla questione energia: dalla fusione fra SEL e AEW nella neo-nata Alperia al passaggio della produzione energetica locale in mani altoatesine. «Abbiamo creato i presupposti per uno sviluppo sostenibile di tutto il settore – ha detto Kompatscher – e per il raggiungimento dell’obiettivo di creare un vero e proprio “Klimaland Alto Adige”».

L’anno che sta per concludersi, inoltre, ha portato con sé anche l’accordo con Roma per il finanziamento dell’autonomia. «D’ora in poi ogni modifica – ha ribadito Kompatscher – dovrà avere non solo l’assenso di Bolzano, ma anche quello di Vienna». Ultimo tema affrontato è stato quello della nascita di IDM, la nuova azienda speciale dell’economia frutto della fusione fra BLS, Alto Adige Marketing, TIS ed EOS. «Non sarà solo una società di servizi – ha concluso il Landeshauptmann – ma un vero e proprio “think thank” sullo sviluppo della nostra Provincia. Oltre al consiglio d’amministrazione, saranno a breve operativi dei comitati di esperti che coinvolgeranno manager e tecnici, sia interni che esterni a IDM».