Imprenditoria Friuli Venezia Giulia, segnali di ripresa

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Studio di Confcommercio presentato a Trieste. Bolzonello: «segnali incoraggianti dell’economia che riparte»

 

FVG Antonio Paoletti Pres CCIAA Trieste Sergio Bolzonello e Alberto Marchiori Pres Confcommercio FVGIl sistema imprenditoriale in Friuli Venezia Giulia mostra segnali positivi, con 11.366 contratti a tempo indeterminato attivati in regione dal gennaio al novembre 2015 (+87%) e un livello di fiducia (42) superiore a quello nazionale (40,3). Lo scenario è stato delineato dall’Osservatorio sull’andamento delle imprese regionali, curato da Format ricerche per Confcommercio regionale e presentato a Trieste dal presidente regionale di Confcommercio Alberto Marchiori. 

Le imprese dell’industria della regione hanno inoltre un livello di fiducia (45) maggiore rispetto a quello delle altre industrie del paese e maggiore rispetto a quello delle imprese del terziario friulano (38,1) che hanno un livello di fiducia più basso rispetto al resto del terziario in Italia. Secondo l’indagine, l’andamento economico delle imprese migliora sia a livello nazionale (44) sia in regione (46,9). Il miglioramento delle industrie in Friuli Venezia Giulia è superiore rispetto alla media nazionale e rispetto alla media delle imprese del terziario regionale. Le microimprese, in particolare quelle del commercio, sono più in difficoltà. 

Per quanto riguarda il fabbisogno finanziario, il Friuli Venezia Giulia (54; media italiana di 34,5) si colloca al primo posto nel 2015 tra le regioni per la capacità delle imprese nel farvi fronte. Sul fronte della domanda e dell’offerta di credito, la regione è invece al secondo posto in Italia, dopo la Lombardia, con riferimento alla percentuale delle imprese che si sono rivolte al sistema bancario nel 2015 per ottenere un finanziamento (27,9%; media Italia pari al 18,8%). La regione è seconda anche nella percentuale di imprese che hanno visto accogliere la propria domanda da parte del sistema bancario (46,7%; media Italia 31,4%). Si colloca invece all’undicesimo posto per quanto concerne il costo del credito. 

Il saldo delle imprese, infine, rimane negativo, anche se con percentuali dimezzate rispetto al 2014 e di quattro volte inferiori rispetto al 2013: nel 2015 sono nate 4.476 imprese nel terziario e 1.515 nel settore dell’industria e delle costruzioni contro una mortalità rispettivamente di 4.651 e 2.375 per un saldo di -1.038.

«Siamo usciti dalla crisi ma c’è ancora una fase di assestamento che comunque lascia vedere prospettive positive» è il commento del vicepresidente della Regione e assessore alle attività produttive Sergio Bolzonello ai dati, relativi a tutto il 2015, di Confcommercio. I numeri disegnano un clima di fiducia crescente per le imprese del Friuli Venezia Giulia. «Particolarmente significativo il dato relativo al credito – prosegue Bolzonello – che fa capire quanto la Regione abbia lavorato su questo fronte, contribuendo a far reggere il sistema. Abbiamo istituito nuove sezioni e immesso liquidità per circa 400 milioni di euro negli ultimi due anni e mezzo e i dati ci confortano in questo senso. Positivi anche i numeri che riguardano l’occupazione e il fatturato, strettamente legato al clima di fiducia delle imprese».

A febbraio, ha ribadito Bolzonello, sarà discusso in Consiglio regionale il disegno di legge sul terziario: «abbiamo avviato la fase di confronto con le categorie, i sindacati e le istituzioni. L’obiettivo è quello di creare una normativa che snellisca le procedure, ad esempio attraverso il Centro di assistenza tecnica unico regionale, per dare al sistema servizi più efficienti. Finanzieremo con circa 13 milioni di euro interventi per adeguare le strutture turistiche. Una misura che avrà un effetto volano a favore anche del comparto dell’edilizia. Rifinanzieremo anche i cosiddetti “centri commerciali naturali” per rilanciare i centri storici e saranno previsti contributi per abbattere i canoni di locazione nei centri cittadini».