Cassa di Risparmio di Bolzano, approvato il bilancio 2015 che torna in utile

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Sparkasse Cassa di Risparmio Bolzano insegna
Calabro: «il percorso di risanamento della banca prosegue bene»

 

Sparkasse Cassa di Risparmio Bolzano insegnaLa Cassa di risparmio di Bolzano torna all’utile con un saldo contabile di 4,3 milioni di euro, valore che avrebbe potuto essere più alto a 12,1 milioni di euro se la banca non avesse dovuto partecipare al fondo “salvabanche” e di garanzia dei depositi.

L’assemblea dei soci svoltasi presso l’Auditorium a Bolzano hanno approvato il bilancio per l’esercizio 2015, eleggendo anche il nuovo consiglio di amministrazione con presidente e vice-presidente nonché il collegio sindacale. 

Dinanzi ad oltre 800 azionisti, al vertice sono stati confermati Gerhard Brandstätter quale presidente e Carlo Costa quale vice-presidente. Inoltre, sono stati confermati, quali consiglieri di amministrazione, Nicola Calabrò, Marco Carlini, Sieglinde Fink, Johann Krapf e Klaus Vanzi. Nuovi consiglieri di amministrazione sono stati eletti Aldo Bulgarelli e Christoph Rainer. L’assemblea ha confermato Martha Florian von Call quale presidente del collegio sindacale e Massimo Biasin quale sindaco effettivo e nominato Ugo Endrizzi come nuovo sindaco effettivo. Come sindaci supplenti sono stati confermati Armin Knollseisen e Carlo Palazzi. 

Quanto alla retribuzione, nel bilancio 2015 sono elencati i compensi dei singoli componenti del consiglio di amministrazione: Brandstätter ha incassato come presidente di Cassa di risparmio 225.425 euro, cui s’aggiungono 35.465 euro per la presidenza di Saprim (la società che cura il settore immobiliare). Al suo vice Carlo Costa sono stati erogati 85.270 euro per la Cassa e 15.465 per la Sparim. Al direttore generale Nicola Calabrò sono stati pagati 258.333 euro. Ad ognuno dei membri del consiglio va una retribuzione fissa lorda di 30.000 euro annui più un gettone di 115 euro a seduta. 5.000 euro annui e 155 euro di gettone a seduta per i componenti del consiglio di Sparim.

«Nonostante una congiuntura ancora difficile e una timida ripresa economica, il Gruppo Cassa di Risparmio nell’esercizio 2015 ritorna in attivo. Questo a conferma – sottolienano Gerhard Brandstätter e Carlo Costa – delle scelte intraprese attraverso un rinnovato spirito imprenditoriale. L’utile netto consolidato ammonta a 12,1 milioni di euro, se si esclude il contributo ai fondi “salvabanche” e di garanzia dei depositi; l’utile netto consolidato contabile è pari a 4,3 milioni di euro. Siamo dunque riusciti ad invertire la rotta e possiamo essere molto soddisfatti dei risultati conseguiti. Con l’Aumento di capitale abbiamo raggiunto una patrimonializzazione più che solida. Anche il 2016 sarà senza dubbio nuovamente un anno di grandi sfide e di competizioni, in quanto i tassi di interesse permangono ai minimi livelli storici e con margini che quindi si restringono ulteriormente».

Per l’amministratore delegato e direttore generale Nicola Calabrò, «partendo dal nuovo Piano industriale, l’anno scorso abbiamo intrapreso una serie di misure per disegnare il futuro della nostra Banca. Tra l’altro abbiamo riordinato le attività creditizie, modificato l’assetto organizzativo e reimpostato le attività commerciali. I risultati raggiunti nell’esercizio 2015 si confermano oltre le aspettative. In particolare, vorrei sottolineare l’incremento dei ricavi da servizi, che rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni ed evidenzia, grazie alla performance di Risparmio Gestito ed Assicurativo, il miglior risultato annuale finora raggiunto dalla Cassa di Risparmio in questo specifico ambito». Quanto al futuro secondo Calabrà «il percorso di risanamento prosegue Per l’anno in corso ci siamo posti l’obiettivo di far scendere in misura decisa la percentuale di crediti deteriorati, cedendo una parte dei crediti in sofferenza, per poter guardare al futuro con maggiore serenità».