Toscani: «Trasferire Vinitaly via da Verona. Qui non ci sono servizi all’altezza»

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vinitaly 2015
L’ultima provocazione del fotografo respinta al mittente da Zaia. Ma sono evidentissimi tutti i limiti logistici dell’esposizione nella città del sindaco Tosi che fino ad oggi non ha affrontato i problemi, ad iniziare dalla viabilità

 

vinitaly 2015Mentre l’edizione del cinquantenario di Vinitaly si appresta a chiudere, scoppia l’ennesima polemica sulla presenza del salone nella città scaligera, la quale evidenzia fortissimi limiti logistici sotto la pressione di decine di migliaia di visitatori, specialmente per quanto riguarda l’accessibilità agli spazi espositivi per la stragrande maggioranza dei visitatori e degli espositori motorizzati. Problemi che si traducono in tempi di percorrenza anche di un’ora per potere entrare in fiera per chi giunge dall’autostrada.

La polemica l’ha innescata il fotografo Oliviero Toscani che ha proposto di trasferire il salone del vino da Verona a Milano. Proposta immediatamente stoppata dal governatore del Veneto, Luca Zaia: «Toscani ha come oggetto sociale della sua azienda la voce “polemica” e non so che fatturato faccia. Certo è che come un surfista sempre sulla cresta dell’onda. E’ un simpaticone. Ne deve inventare una al giorno per riuscire a farsi un comunicato stampa. Ha perso l’occasione per ricordare una cosa intelligente». 

Il fotografo e produttore di vino non sta zitto: «è strano che si scateni il putiferio ogni qualvolta si metta in discussione qualcosa legato al Veneto. La città di Verona ha il grande merito di aver ideato e reso grande questa kermesse, il Vinitaly, ma non è più adeguata a una Fiera Internazionale del vino di questa portata». Il Vinitaly, sottolinea Toscani, «è una manifestazione gioiosa, colorata, intelligente e ormai di dimensioni tali da farsi andare stretta una città come Verona. E attenzione: la mia critica non è alla Fiera e alla sua organizzazione interna, bensì a tutto ciò che gira intorno a essa. Parcheggi inadeguati, servizi inconsistenti, viabilità imbarazzante, offerta alberghiera e ricettiva in generale – lamenta ancora – assolutamente insufficiente». A chi dice “Toscani è un fotografo, faccia il suo mestiere”, «rispondo invece che il mio lavoro è proprio quello di scattare l’immagine della società, dei suoi lati positivi e di quelli negativi. Ormai va detto che la Fiera di Verona è una realtà di pregio inserita in un contesto difettoso e difettato» chiude Toscani, di fatto criticando la gestione strategia della città da parte della giunta Tosi.