Friuli Venezia Giulia, la Regione approva i regolamenti per un’agricoltura più sostenibile

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Divini Profumi Prato mucca Razza Calvana foto Comunità montana
Shaurli: «poniamo particolare attenzione alle aree montane e alle zone da preservare»

 

Divini Profumi Prato mucca Razza Calvana foto Comunità montanaLa Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato i regolamenti di attuazione per l’accesso a due importanti misure del Programma di sviluppo rurale: si riferiscono, rispettivamente, ai pagamenti agro climatico ambientali previsti dalla Misura 10, che consistono in un contributo in conto capitale calcolato per superficie, o per unità animale, per chi si impegna in pratiche agricole che contribuiscano favorevolmente alla sostenibilità ambientale e al clima; l’altro provvedimento riguarda le indennità di Natura 2000, attraverso la Misura 12, che mira, per la prima volta, a compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dell’attività agricola conseguenti all’applicazione di vincoli ambientali. 

«La Regione, con questi provvedimenti, dà applicazione concreta a due misure che promuovono la gestione sostenibile delle risorse agricole e ambientali, con particolare attenzione alle zone montane e alle aree da preservare, ponendo l’accento su nuovi obiettivi, che pongano al centro delle attività rurali il ruolo degli operatori agricoli, essenziale più che mai per il mantenimento del territorio» ha detto l’assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, spiegando più nel dettaglio i contenuti dei due regolamenti approvati su sua proposta. In particolare, sottolinea Shaurli «la pubblicazione dello specifico Regolamento attuativo consentirà, attraverso la Misura 10, di accedere alle provvidenze per la gestione di un’agricoltura sostenibile, con l’obiettivo di favorire la protezione del suolo, il mantenimento delle biodiversità, la gestione sostenibile delle risorse idriche, e il minor impiego di fertilizzanti di origine minerale».

La Misura 10 tratta della gestione conservativa dei seminativi, e delle pratiche di produzione integrata dei seminativi nelle colture orticole, frutticole e nei vigneti (si tratta  della coltivazione con metodi che prevedono un utilizzo ottimizzato delle risorse idriche e degli interventi a sostegno e difesa delle colture). Favorisce altresė la riconversione colturale, per incentivare le biodiversità. «Si tratta – aggiunge Shaurli – di interventi fondamentali per le aree montane inerenti le zone prative e quelle adibite a pascolo, e sono di carattere innovativo per le aree interessate da Natura 2000. Saranno tutelate anche le razze animali a rischio di estinzione, e le aree per la conservazione delle zone a macchia e a radura. Gli interventi previsti – precisa Shaurli – contemplano finalmente la possibilità di accedere al pagamento di un’indennità annuale per ettaro di superfice a favore degli agricoltori e di altri gestori del territorio, per compensare alcuni vincoli ambientali, e per mantenere centrale sia la redditività delle nostre imprese agricole, sia una moderna sostenibilità ambientale che non veda più come antagonisti gli operatori agricoli, i loro interessi e la dovuta tutela del nostro ambiente».