Emilia Romagna, la Regione finanzia la ricostruzione della moschea danneggiata dal terremoto, mentre le chiese del Cratere rimangono ancora a pezzi

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inaugurazione moschea mirandola
Grazie a 600.000 euro della Regione riapre il centro islamico. Polemica della Lega Nord contro il PD: «case private e canoniche terremotate sono ancora ruderi»

 

inaugurazione moschea mirandolaLa “rossa” Emilia Romagna a trazione Partito Democratico ha a cuore le differenti culture religiose e nel Cratere del terremoto che ha colpito il cuore della regione quattro anni fa ha erogato 600.000 euro di contributo per la ricostruzione del centro islamico di Mirandola, ricostruita velocemente grazie anche all’iniezione di altri 400.000 euro arrivati direttamente da un ente benefico del Quatar grazie all’interessamento dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche in Italia. 

Con un milione di euro e la buona volontà di tanti fedeli, la palazzina che ospitava il centro islamico è stata demolita e ricostruita rapidamente, con il risultato che l’immobile di tre piani con sala preghiere, aula per insegnare l’arabo e il Corano e le stanze per gli ospiti, l’alloggio del custode è nuovamente una realtà. 

Così, a Mirandola gli abitanti del posto la sede dell’associazione Giovani musulmani di Mirandola, è tra i primi edifici di culto a riaprire i battenti nella zona terremotata nel 2012. Una ricostruzione che stride con il panorama circostante, con decine, centinaia di immobili provati dove di ricostruzione non c’è parvenza, con le chiese della zona ancora a terra. Su 875 edifici pubblici danneggiati, solo 68 interventi sono stati portati a termine.

Tra i critici c’è chi dice che quello inaugurato alla presenza di tutti i sindaci PD della zona è sì ufficialmente un “centro culturale”, ma nei fatti sarebbe una “moschea” che però ha il problema di non sorgere su un’area destinata a luogo di culto, evidenziando così un contrasto tra le prescrizioni urbanistiche e la destinazione di fondi pubblici per la ricostruzione dell’immobile. 

La polemica è stata innescata dal capogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri, secondo il quale «la Regione sta usando soldi pubblici per appoggiare un progetto di invasione islamica ricordo che il Qatar è il principale finanziatore dei Fratelli Musulmani e di altri gruppi terroristici islamici in Medio Oriente e in Africa e che ad oggi non esiste ancora un concordato dell’Islam con lo Stato italiano. Fossi nel Pd mi farei qualche domanda».