I fondi stanziati dalle province di Trento e Bolzano disponibili per investimenti per 48 comuni di 5 province di Veneto e Lombardia
Il Comitato paritetico per la gestione del Fondo comuni di confine alimentato dai versamenti compensativi stanziati dalle province autonome di Trento e Bolzano ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti comunali, liberando risorse per complessivi 39 milioni di euro.
«Tutti i progetti presentati dai comuni hanno ottenuto il punteggio minimo richiesto, quindi hanno avuto il via libera del Comitato – dice il presidente Roger De Menech -. Il bando era riferito agli anni 2015 e 2016. Alcuni comuni hanno rinunciato alla loro quota annuale di 500.000 euro, chiedendo di farla confluire nei progetti strategici, in quanto ritenuti più urgenti o più importanti». Questo è il caso di alcuni comuni del Bresciano che intendono così favorire la realizzazione della pista ciclabile del Garda e di Comelico Superiore, dove c’è in programma l’impegnativo collegamento sciistico tra la località bellunese e Sesto Pusteria per creare uno dei comprensori turistici più attrattivi delle Dolomiti.
Con le risorse del Fondo comuni confinanti saranno finanziati 63 interventi di piccola e media entità nei 48 comuni destinatari del fondo e 22 iniziative strategiche studiate per accrescere la competitività dei territori di Belluno, Brescia, Sondrio, Verona e Vicenza.
Nella stessa riunione è stato approvato anche un secondo stralcio dei progetti a regia, cioè quelli gestiti a livello territoriale. Complessivamente si tratta di 105,6 milioni di euro per gli anni dal 2013 al 2018. «E’ poco meno di un terzo delle risorse di tutto il periodo – afferma De Menech -. Abbiamo voluto appositamente prendere in considerazione un arco di tempo così lungo, sei anni, per darci il tempo e la possibilità di sviluppare iniziative di ampio respiro che, ci aspettiamo, avranno ricadute positive sull’economia».
