Unioncamere del Veneto incontra la pattuglia parlamentare e la giunta regionale

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unioncamere veneto incontro con parlamentari Baretta Rubinato
Discussa la riforma camerale in atto e richieste modifiche all’assetto fiscale nazionale per rilanciare l’economia

 

unioncamere veneto incontro con parlamentari Baretta RubinatoSi è svolto nella sede di Unioncamere del Veneto a Venezia l’incontro con i  parlamentari e gli assessori veneti. L’invito alla conversazione sulla riforma del sistema camerale è stato sollecitato dal presidente della Camera di Commercio di  Treviso-Belluno e vicepresidente Unioncamere  Mario Pozza, dal presidente della CCIAA di Padova Fernando Zilio, e dal presidente Unioncamere del Veneto Giuseppe Fedalto che ha aperto i lavori sottolineando che «accorpare significa mappare, allineare i processi e tendere al miglioramento continuo dell’organizzazione razionalizzando le risorse e riducendo gli sprechi per valorizzare le economie da riversare nei servizi alle imprese».

Mario Pozza ha ringraziato i parlamentari veneti  per aver accolto l’invito. Si sorprende dell’assenza di tutti i consiglieri di maggioranza e delle opposizione regionali, proprio in quest’occasione in cui si  parla di un ente federalista. Ringrazia comunque la dirigente regionale Giorgia Vidotti che partecipa in rappresentanza dell’assessore regionale Marcato. «Il Veneto – sottolinea Pozza – è l’unica Regione che ha fatto la riforma camerale prima che arrivasse la legge del Governo, ma per le Camere di commercio che si accorpano, purtroppo, non è prevista alcuna premialità». Pozza a questo proposito richiama il Decreto “taglia spese” per i comuni. «Mi auguro – continua Pozza- che questo incontro con i politici vada oltre la politica e che le nostre imprese riconoscano al sistema camerale maggior credito». 

«Abbiamo distribuito sul territorio 143 milioni di aiuti con finanziamenti diretti e indiretti tramite i bandi per l’innovazione e ricerca e finanziando l’ accesso al credito delle piccole e micro imprese, tramite i consorzi fidi. La riforma del sistema camerale – sottolinea Pozza- ha dell’assurdo, porterà ad un taglio del 50% del diritto camerale, ma per l’alternanza scuola-lavoro il sistema camerale è costretto a chiedere alle imprese 250 euro per la consultazione degli elenchi degli studenti». 

Il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, è intervenuto sottolineando la propria convinzione  circa l’importanza del ruolo delle Camere di commercio riformate. «Ma attenzione – ha detto – il principio di accorpamento viene meno se spendo i soldi risparmiati». 

L’onorevole Rubinato firmataria dell’ordine del giorno alla camera del decreto “taglia spese”  sottolinea che «le battaglie giuste vanno fatte da chi ne ha titolo e questo è il caso del sistema camerale che con gli accorpamenti si è impegnato nel principio del Governo della “spending rewiew” che è la riqualificazione della spesa e le camere di commercio hanno puntato ad attuare economie di scala. Se dunque è necessario impegnarsi in una battaglia, è altrettanto importante  contestualizzare i punti in cui si è impegnati e portarli come ragione della propria battaglia. Parliamo dunque per le Camere di commercio di economia circolare in cui le Cciaa con determinati benchmark d’investimento ritornano ai territori ciò che a loro è stato dato. Così è importante – continua – attivare la responsabilità di chi governa la Regione. Invito a far sentire la voce di chi ha bisogno delle Camere di commercio perché ci sono norme generali che omologano l’Italia quando invece ci sono realtà differenti con esigenze differenti. Quindi abbiamo regole che creano un vestito troppo largo per essere vestito o troppo stretto che ingabbia chi potrebbe fare di più». 

«Non sono convinto – dice Giorgio Santini – che si possa operare sul lato fiscale nell’ambito del decreto per la riforma delle Camere di commercio, ma piuttosto sull’economia digitale che è un  asset decisivo, con il registro delle imprese, capace di dare un input forte per migliorare il  rapporto tra impresa e governo oltre ad essere fondamentale per il principio della trasparenza. Pertanto – dice – vedo come un asset fondamentale la struttura digitale su tutto il territorio. Anche per il progetto del Governo sull’alternanza scuola lavoro, le Cciaa possono avere un ruolo importante conoscendo le imprese ed aiutare ad avviare questo nuovo grande progetto di cambiamento culturale».