No al divieto di transito settoriale sulle autostrade austriache da parte dell’economia altoatesina

0
407
flotta camion renault
La Camera di commercio di Bolzano, Unioncamere del Veneto e dell’Emilia Romagna e l’Associazione artigiani contrarie al progetto del land Tirolo e del governo austriaco

 

flotta camion renaultIl 1 novembre 2016 entrerà in vigore sull’autostrada A12 della Valle dell’Inn il divieto di transito settoriale per mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate. Saranno interessati tutti i mezzi pesanti che trasportano determinate merci, quali rifiuti, pietre, piastrelle o acciaio e che dovranno essere spostati su rotaia per ridurre l’inquinamento sull’autostrada. Il divieto prevede inoltre ampie zone di eccezione per il traffico regionale e locale del Tirolo, discriminando così le imprese di trasporto di altra provenienza.

La libera circolazione di merci ha contribuito in misura determinante al benessere nell’UE ed è un fattore essenziale per lo sviluppo economico dell’Unione. Insieme alle federazioni regionali delle Camere di commercio del Veneto e dell’Emilia Romagna (Unioncamere), la Camera di commercio di Bolzano ha presentato denuncia presso la Commissione europea contro il divieto di transito settoriale per mezzi pesanti sull’autostrada della Valle dell’Inn. Il provvedimento crea concorrenza sleale e limita la libera circolazione di merci nell’UE, uno dei quattro principi fondamentali del mercato interno dell’Unione Europea.

«Il divieto di transito settoriale non è una soluzione per l’arco alpino, bensì una misura che crea concorrenza sleale e che danneggia l’economia e i consumatori – sottolinea il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner -. La nostra denuncia si è resa necessaria per tutelare gli interessi dell’economia locale e ha buone prospettive di essere accolta».

Questo è il terzo tentativo, dopo il 2003 e il 2008, di introdurre il divieto di transito. La Corte europea aveva già annullato nel 2011 i precedenti divieti: la sentenza fu motivata con il fatto che il divieto di transito settoriale sull’A12 rappresentava una limitazione del traffico di merci tra l’Europa settentrionale e l’Italia del Nord e che tale divieto aveva gli stessi effetti di una limitazione quantitativa e quindi della libera circolazione di merci all’interno dell’UE.

Scopo del divieto di transito settoriale sarebbe la riduzione dell’inquinamento ambientale sull’autostrada della Valle dell’Inn. Una perizia della Commissione europea di marzo 2016 precisa tuttavia che esisterebbero misure assai più efficaci e meno restrittive per migliorare la qualità dell’aria. «Di questo parere è anche la Camera di commercio di Bolzano – spiega il cegretario generale della Camera di Bolzano, Alfred Aberer -. Non sono le merci trasportate a causare l’inquinamento, bensì i mezzi pesanti stessi. Un rinnovo del parco macchine sarebbe molto più efficace di un divieto di transito».

Secondo l’Associazione artigiani di Bolzano l’obiettivo di ottenere un miglioramento nella qualità dell’aria con un divieto settoriale al trasporto di merci è «una leggenda», secondo il presidente dei trasportatori di merci Elmar Morandell, il quale non vede nella misura un beneficio tale da giustificare le conseguenze nefaste sulle imprese locali. 

«L’introduzione del divieto di transito settoriale non porterà all’auspicata riduzione di emissioni, bensì finirà unicamente per mettere a rischio l’esistenza di numerose ditte di trasporti – ha spiegato Morandell -. Fino al completamento del Tunnel di Base del Brennero si dovrebbe provvedere ad implementare la capacità della “RoLa”, nonostante il maggiore carico burocratico e di costi connesso». Per Morandell «il divieto di transito settoriale non è la panacea per tutti i mali e nello specifico non è la soluzione per ottenere un aria più pulita. Al contrario, in base ad uno studio dell’azienda svizzera Ökoscience, la misura in oggetto consentirà una diminuzione delle emissioni pari solo al 3%. Al contempo tuttavia, si causeranno infiniti danni alle aziende altoatesine».