Mercedes presenta la nuova famiglia di motori benzina e diesel modulari

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Dopo il 2.0 litri quattro cilindri diesel della E220 d, arrivano il due litri, il sei cilindri 3.0 e V8 4.0 litri a benzina e il 6 cilindri 3.0 litri in linea diesel. Aumenta la potenza e calano i consumi

 

16C968 01 D329350Mercedes introduce una nuova famiglia di motori benzina e diesel, tutti sovralimentati con turbocompressore singolo o a doppio stadio, modulari basati su una cilindrata unitaria di 500 cc e su un interasse cilindri di 90 millimetri tale da lavorare i monoblocchi in alluminio su una medesima linea e l’utilizzo di soluzioni produttive analoghe, in maniera da sveltire e omogeneizzare il processo di costruzione.

L’anteprima della nuova gamma motori è costituita dal 2.0 litri diesel che ha debuttato nel cofano della nuova Classe E 220 d (codice OM 654). Il motore ha una cilindrata di 1950 cc, architettura a quattro cilindri in linea e sviluppa 195 Cv con un turbo singolo a geometria variabile, 25 in più rispetto al 2143 cc della precedente E 220 d, ma promette consumi inferiori del 13%. Ha un nuovo basamento in alluminio e riduce in maniera significativa le frizioni al suo interno (-25%), grazie a pistoni lavorati con il trattamento “Nanoslide” e realizzati in acciaio: questo materiale offre dilatazioni termiche inferiori ad altri a temperature d’utilizzo e riducendo l’attrito con il blocco motore. Il sistema d’iniezione common rail lavora a 2.050 bar. Il motore pesa 31 chili in meno di quello precedente: ora sono 168 chili. 

Sempre in ambito diesel, il suo gemello è costituito dal nuovo 3.0 litri, che abbandona la “vecchia” geometria a V di 72° per la nuova e più semplice disposizione dei sei cilindri in linea. Denominato OM 656, ha una cilindrata di 2927 cc e produce oltre 313 Cv e più di 650 Nm di coppia rispetto ai 258 Cv del motore V6 precedente, con consumi dichiarati inferiori del 7%. mercedes motore diesel 3.0 6 cilindri linea

Nel campo dei benzina, la gamma prevede motori 2.0 litri 4 cilindri e 3.0 litri 6 cilindri in linea e un V8 da 4.0 litri con supporto elettrico e impianto a 48 Volt, tutti ad iniezione diretta e sovralimentati. Il 2 litri (codice M 264) raggiunge una potenza specifica nell’ordine dei 100 kW – 136 Cv per litro, pari ad una potenza di 272 Cv. Impiega una turbina twin scroll e condotti di aspirazione più corti, in maniera da rendere immediata la risposta ai comandi dell’acceleratore. La novità del motore M 264 sta nella presenza di un sistema elettrico a 48 V, a supplemento di quello classico (a 12 V), che muove l’alternatore a cinghia, la pompa elettrica dell’acqua e influisce direttamente sul comportamento dell’auto: recupera energia in fase di frenata (fino a 12,5 kW), aiuta il motore termico fino a 2.500 giri (fascia in cui il turbo lavora male) e permette al motore di veleggiare più a lungo senza consumare benzina. Mercedes annuncia prestazioni analoghe a quelle di un sei cilindri, con emissioni e consumi nettamente inferiori.

Approccio elettrico spinto anche per il 6 cilindri 3.0 litri M 256: qui i sistemi elettrici di assistenza sono alimentati direttamente dall’impianto elettrico 48V (pompa acqua e compressore climatizzatore), oltre al compressore ausiliario elettrico (eZV) dell’aria di aspirazione che lavora in abbinamento al turbo principale per azzerarne il ritardi di risposta. L’alternatore ISG è integrato con un motore elettrico calettato direttamente sul volano che sostituisce il motorino di avviamento e consente riaccensioni del motore senza scossoni durante lo Stop&Start. Non avendo più la cinghia e le pulegge per i servizi, il motore è più corto e compatto di un normale 6 cilindri. Verrà lanciato nel 2017 sulla Mercedes S e ha valori di potenza e coppia fino a poco fa appannaggio di un V8 (408 Cv e 500 Nm), ma i consumi e le emissioni a livello di un quattro cilindri, con emissioni di CO2 inferiori del 15% rispetto al vecchio V6. L’impianto da 48V, che si affianca a quello a 12V, è necessario per gestire l’alternatore ISG che durante le decelerazioni agisce da generatore e va a ricaricare una specifica batteria dalla quale l’auto prende energia, sempre tramite l’ISG, nelle partenze da ferma o nelle accelerazioni dove è chiesta massima potenza.

La gamma dei benzina è chiusa al vertice dal nuovo V8 4.0 litri (codice M 176) sviluppato dalla AMG. La cilindrata è di 3982 cc, ha un sistema di sovralimentazione biturbo e produce 476 Cv e 700 Nm, pur consumando circa il 10% in meno della precedente unità (da 455 Cv). Il motore M 176 si avvale della tecnologia per disattivare quattro cilindri a bassi carichi (non oltre i 3.250 giri) e riprende la soluzione dei turbo montati all’interno delle bancate per migliorare la reazione delle turbine. 

Tutta la nuova gamma motori è predisposta per soddisfare i nuovi metodi di valutazione dei consumi con la guida su strada.