Trieste, il comune mette a disposizione fondi per sistemi sicurezza case

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Roberti: «disponibili 250.000 euro. Saranno finanziati sistemi antifurto, antirapina, porte blindate e videosorveglianza»

 

furto abitazione ladro portaIl vicesindaco del comune di Trieste, il leghista Pierpaolo Roberti, affiancato dal direttore di servizio della Polizia locale Paolo Jerman, ha presentato in Municipio il bando per la concessione di contributi per l’installazione di sistemi antifurto, antirapina o antintrusione e di videosorveglianza nelle abitazioni private (nell’ambito del programma regionale di finanziamento in materia di politiche di sicurezza 2016).

«Dal 1 gennaio al 30 giugno 2017 i cittadini interessati potranno presentare domanda di contributo per interventi eseguiti nelle proprie abitazioni private di installazione di sistemi nuovi di fabbrica (ad esempio porte blindate, telecamere di videosorveglianza) che garantiscono la sicurezza, in base alla Legge Regionale 9 del 2009 – ha spiegato Roberti -. Il comune di Trieste destinerà il contributo per interventi su immobili di proprietà (non per le parti comuni degli edifici condominiali), pari al 50% della spesa sostenuta, a chi ne farà richiesta (nello specifico i proprietari di immobili) allegando la fattura delle opere eseguite dal 1 gennaio al 31 maggio 2017, secondo le disposizioni contenute nel bando in cui sono specificati i requisiti di ammissione al contributo e le tipologie di interventi finanziabili per un importo massimo di spesa che non deve superare i 3.000 euro (Iva inclusa, compreso il costo della manodopera) e non deve essere inferiore ai 1.000 euro».

Tra i requisiti per accedere ai benefici occorrerà dimostrare la residenza in regione Friuli Venezia Giulia da almeno 24 mesi continuativa oltre alla residenza nel comune di Trieste, la proprietà dell’immobile e l’ISEE riferito al proprio nucleo famigliare che non deve superare i 35.000 euro. Saranno finanziati i progetti fino a esaurimento dei fondi, che ammontano a 250.000 euro. 

«Ci auguriamo che le domande siano numerose per tutti coloro che finora non avevano potuto sostenere le spese per questo tipo di interventi per sentirsi più sicuri nella propria abitazione e che i 500.000 euro di ricaduta sul territorio possano fungere da stimolo all’economia anche per le piccole ditte di artigiani», ha concluso Roberti.