Missione in America Latina: dall’Uruguay interesse per il porto franco di Trieste

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Serracchiani: «interesse per la piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia». Sottoscritti accordi di collaborazione culturale

incontro serracchiani montevideoE’ iniziata con una raffica di incontri istituzionali la missione della presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, accompagnata dall’assessore alla cultura Gianni Torrenti, in America Latina.

La piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia e le capacità del porto di Trieste interessano il mercato dell’Uruguay. Il viceministro all’economia e alle finanze di Montevideo, Pablo Ferreri, ricevendo Serracchiani e l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, accompagnati dall’ambasciatore d’Italia Gianni Piccato, si è detto «molto interessato al porto franco di Trieste», che ha tutte le caratteristiche per costituire un hub privilegiato per le esportazioni uruguaiane, in particolare della carne, in termini di inoltri e di lavorazioni, e considerando il potenziale intermodale dello scalo giuliano e la sua posizione strategica all’incrocio tra il corridoio Mediterraneo e quello Adriatico-Baltico.

I temi dell’economia, della portualità e della rete di infrastrutture della regione sono stati al centro anche dell’incontro con Alvaro Inchauspe, responsabile di Uruguay XXI – l’equivalente dell’Ice – con il quale sono stati approfonditi i punti chiave per il rilancio della collaborazione con il Friuli Venezia Giulia in una fase in cui Montevideo guarda con rinnovato vigore al Vecchio Continente, anche in chiave di sostegno della strategia Mercosur.

Serracchiani ha riassunto le offerte della regione: un sistema portuale leader in Italia per capacità ferroviaria e intermodale, strutture scientifico-tecnologiche di livello assoluto e di grandi imprese ben internazionalizzate e capaci di investire. L’Uruguay si presenta, come ha spiegato Ferreri, «un Paese stabile, dal punto di vista giuridico, politico e sociale», un interlocutore particolarmente affidabile in America Latina. L’Uruguay vanta una comunità di 1.623 emigrati dal Friuli Venezia Giulia, organizzati attraverso sette associazioni, il cui ruolo è riconosciuto dalla Regione e reso concreto attraverso progetti specifici per il mantenimento dei legami e la diffusione attiva della cultura italiana.

Friuli Venezia Giulia e Uruguay predisporranno un memorandum d’intesa anche per rafforzare la collaborazione in campo culturale. La decisione è stata presa nel corso di un incontro a Montevideo tra la presidente Serracchiani, insieme all’assessore regionale alla cultura, Gianni Torrenti, con la ministra uruguayana dell’educazione e la cultura, Maria Julia Munoz. L’intesa prenderà corpo sui temi della cooperazione nell’alta formazione, sfruttando le eccellenze scientifiche, il sistema universitario e di ricerca friulana, con particolare attenzione al tema del restauro, cui l’Uruguay è interessato in modo speciale.

Il protocollo si inserirà nel quadro di rapporti che intercorrono tra l’Uruguay e l’Italia e sfrutta il ruolo che il Friuli Venezia Giulia si è ritagliato sul piano internazionale, quale Regione autonoma, «capace – ha ricordato Serracchiani – di avviare relazioni privilegiate con interlocutori come la Baviera, la Serbia, l’Iran e gli Usa, con le cui università è stata avviata una collaborazione specifica nel campo della ricerca e dell’innovazione. Gettiamo oggi un seme che ci permetterà di lavorare insieme nei prossimi mesi e nei prossimi anni, rinsaldando nel presente e nel futuro quei legami forti che la popolazione del Friuli Venezia Giulia ha maturato con l’Uruguay nella storia».

In precedenza Serracchiani ha incontrato a Montevideo rappresentanti dei corregionali nello studio dell’ambasciatore italiano, Gianni Piccato. I passaporti italiani in Uruguay sono 114.800 e italiani sono oltre 80 sodalizi, di cui oltre 50 registrati, tra cui quelli originari del Friuli Venezia Giulia esercitano una funzione riconosciuta e preziosa.