Friuli Venezia Giulia: turismo in crescita eccezionale (+9,1%)

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Bolzonello: «decisa inversione di tendenza nel corso dell’ultima stagione rispetto ai cali dal 2011 al 2014»

turismo fvgContinua, e con un dato eccezionale nel periodo 2015-16, la crescita del turismo in Friuli Venezia Giulia, con marcata inversione di tendenza rispetto al calo da 2011 a fine 2014. I dati di arrivi e presenze 2016, illustrati dal vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, mostrano il valore di crescita più alto in valore assoluto e percentuale degli ultimi 15 anni: +379.000 presenze rispetto al 2015 e +4,8% nel totale delle strutture ricettive del Friuli Venezia Giulia.

Se si somma la crescita del 2015 (+4,1%), il biennio 2015-16 mostra un altro dato eccezionale: l’incremento è del +9,1%: 690.000 presenze. Nel dettaglio, in modo aggregato si registra +6,5% negli arrivi (2.323.223) e +4,8% nelle presenze (8.295.296) in tutte le strutture ricettive nel 2016 (totale posti letto 145.324 di cui 91.073 nei pubblici esercizi e 54.251 in case private). 

Analizzando l’andamento sui macro ambiti territoriali sul 2015 si notano performance tutte positive, in linea con il mercato nazionale: montagna +12,7% arrivi e +4,4% presenze, cresce soprattutto l’area del Tarvisiano (+18% arrivi; +9,6% presenze), come le città (+7% su presenze e arrivi). Grazie all’afflusso di turisti stranieri anche il macro ambito mare e città storiche segna +4,4% di arrivi e +3,7% di presenze. Per la provenienza dei turisti italiani, restano i lombardi quelli che fanno registrare il maggior numero di arrivi (242.253; +2,8%) e presenze (788.177; -0,2%); seguono i veneti (220.700 arrivi; +6% e 751.144 presenze; +1,3%) e autoctoni (169.100 e 731.963). Il totale degli arrivi è +4,5% (1.125.408) e +1,2% presenze (3.652.913). Tra i Paesi esteri, in testa resta l’Austria (427.243 arrivi; +7,4% e 1.481.872 presenze; +4,5%). Seguono Germania 213.912; +8,9% e 1.093.540; +9,7%), Ungheria e Cechia. 

Quanto alle tipologie di struttura, ottime performance di miglioramento sono state compiute da settori di nicchia, come gli alberghi diffusi: con +10.700 presenze; +17%. La montagna, anche nel periodo estivo, fa ottime performance. Nel Tarvisiano/Sella Nevea spicca +24,9% di arrivi di turisti. Positiva anche la Carnia (+7,3% arrivi e +2,1% presenze) così come anche Piancavallo e Dolomiti Friulane (+9,8% e +0,2%). Buone performance per Grado, Aquileia e Palmanova, specie grazie agli stranieri (+8% arrivi; 328.110 e +7,6%; 1.432.777 presenze). Lignano e la Laguna di Marano registrano +2,8% negli arrivi (671.447) e +2,2% nelle presenze (3.592.043) e soffrono un po’ il calo di turisti italiani, soprattutto nel settore affittanze (-2,2% negli arrivi e -2,3% nelle presenze). Restano sempre molto attrattivi anche i quattro capoluoghi di provincia e relativi ambiti turistici, tutti di segno positivo. Gli incrementi vanno dai +11,3% negli arrivi e +13,4% nelle presenze di Gorizia, al +7% e +3,5% di Pordenone. Quindi Trieste (+6,4% e +8,7%) e Udine (+6,1% e +4,2%).