Lactalis fallimento dell’Opa per il mancato raggiungimento della soglia minima del 90%

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Parmalat resta in Borsa. Soddisfatti i fondi che si attendono un rilancio

parmalat logoNiente da fare: Lactalis non riesce a raggiungere il 90% di Parmalat per poter togliere il titolo da Piazza Affari, con la riapertura dell’Opa che si ferma sotto alla soglia di azioni necessarie al delisting. Per ora resterà tutto com’è, a meno che il gruppo francese non accetti di alzare ancora il prezzo per raccogliere quel poco di capitale che serve per arrivare all’obiettivo.

L’Offerta pubblica di acquisto riaperta ha ottenuto infatti un totale di 706.000 azioni rispetto a una soglia necessaria di circa 5 milioni di titoli. Si tratta di meno dello 0,4% del capitale, ma sufficiente a bloccare l’addio alla Borsa, mossa che permetterebbe ai francesi di avere una gestione del gruppo alimentare più agile. Il mercato quindi non ha cambiato atteggiamento nei confronti di un’offerta giudicata poco generosa dai principali fondi azionisti di minoranza, nonostante il rilancio da 2,8 a 3 euro. Non ha aiutato il fatto che la Borsa continui a quotare, anche se di poco, sopra i tre euro (la chiusura dell’ultimo giorno di Opa ha segnato per Parmalat un calo dello 0,2% a un prezzo di 3,052 euro): è il segno che il mercato guarda a un ulteriore rilancio, un aumento che la controllante ha comunque escluso di essere disposta a considerare. 

Chi avrebbe potuto consegnare il successo ai francesi era la Banca d’Italia, che detiene circa lo 0,5% del capitale di Parmalat, ma via Nazionale non ha voluto essere l’ago della bilancia. Adesso la situazione resta congelata, con il titolo del gruppo alimentare di Collecchio quotato e con i francesi che si sono sempre detti assolutamente convinti che il prezzo non possa superare i 3 euro, mentre i fondi di minoranza, a partire da Amber, chiedono che venga prezzato quel contenzioso con Citigroup cui nessuno degli advisor che finora si sono espressi sull’Opa è riuscito a dare un valore.

Lactalis comunque dovrebbe tenersi quanto raccolto nelle due fasi dell’Opa e ora si trova all’89,63%, a un passo dall’obiettivo. Chissà quindi che non ci riprovi, anche perché alzare il prezzo vicino ai circa quattro euro chiesti dai fondi non costerebbe una fortuna. Per ora comunque il vincitore della vicenda è Amber, accreditato di una quota tra il 3,5 e il 4% di Parmalat. Il risultato dell’Opa di Lactalis su Parmalat «è una vittoria del mercato e la dimostrazione che il prezzo offerto era basso – commenta il “fondo attivista”». «Continueremo a valorizzare la società nell’ambito di una visione industriale di lungo periodo», dice da parte sua Lactalis, aggiungendo che seguirà gli obiettivi prefissati per Parmalat «facendo leva sui suoi prodotti, i suoi marchi e la sua rete commerciale a livello globale, mantenendo allo stesso tempo un forte radicamento industriale nel territorio italiano».