Accordo Ceta Europa-Canada: dubbi dal Veneto

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Zaia: «un regalo alle multinazionali che invaderanno l’Italia con il loro prodotti»

grafica ceta Ue canadaLa regione del Veneto per bocca del suo governatore, Luca Zaia, scende in campo contro la ratifica del Ceta, l’accordo di libero scambio tra il Canada e l’Unione Europea.

«In silenzio e, come al solito, con procedura estiva tale da ridurre impatti politici e mediatici, il governo Gentiloni – dice Zaia – ha riportato all’ordine del giorno del Parlamento il ddl sul CETA, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada. E’ bene aver chiaro cosa significa: per poche decine di prodotti italiani, che potrebbero avvantaggiarsene, vengono messe a repentaglio le tutele di 4.500 prodotti tipici nazionali e 350 veneti». 

Per Zaia «ci guadagneranno cioè solo le multinazionali che avranno via libera a invadere l’Italia coi loro prodotti. E sappiamo bene che, dietro lo schermo di queste grandi società sovranazionali, si nascondono spesso gli OGM, quindi tutto quello che è contro l’identità produttiva. Insomma, si getta a mare un giacimento identitario unico al mondo, figlio di una biodiversità altrettanto unica, con la complicità di una UE che invece di difendere l’unica multinazionale degna di questo nome, quella dei contadini veri e professionali, tutela le multinazionali della finanza per cui la terra è solo un salvadanaio da svuotare, impoverire e ridurre alla miseria». 

Il governatore della Serenissima rivolge un appello: «lasciamo dunque campo libero a chi della genuinità, di quello che mangiamo e della salute se ne frega. Lasciamo campo libero alle peggiori esperienze in campo genetico. Lasciamo che la qualità sulle nostre tavole si azzeri, con i costi in termini di salute pubblica che poi dovremo sobbarcarci. E’ questo che il governo Gentiloni desidera per noi e i nostri figli?»