Cro Aviano: pronto il bilancio di missione che fotografa l’attività del centro meglio del tradizionale bilancio economico

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Nel 2016 effettuati 2.400 interventi chirurgici 428.000 prestazioni ambulatoriali e circa 12.000 trattamenti di radioterapia

cro aviano ingressoIl Centro di Riferimento Oncologico (Cro) di Aviano (Pordenone) ha realizzato, per la prima volta nella sua storia, una rendicontazione alternativa al documento contabile tradizionale, il “bilancio di missione” «che concretizza  – spiega il direttore generale, Mario Tubertini – il desiderio dell’Istituto di manifestarsi in maniera ancor più trasparente».

Circa i numeri dell’attività del 2016, sono stati eseguiti circa 2.400 interventi chirurgici (2.369), 428.000 prestazioni ambulatoriali e circa 12.000 trattamenti di radioterapia. L’Istituto consolida il ruolo di riferimento nazionale sulle patologie oncologiche per le attività clinico assistenziali e di ricerca. Lo scorso anno è stato caratterizzato, principalmente, dal confronto con l’Aas 5 che ha coinvolto le direzioni e i professionisti. 

Dal 1 gennaio 2017 il Cro gestisce l’attività oncologica del territorio Pordenonese: oltre che al Cro di Aviano, i professionisti svolgono attività ambulatoriale specialistica negli ospedali di Pordenone, San Vito e Spilimbergo. In ordine agli esami di prevenzione si consolida il ruolo di eccellenza del Cro in quelli della mammella, della cervice uterina (l’Istituto è centro riconosciuto a livello regionale e nazionale come sede di riferimento per la formazione ed addestramento dei professionisti che si occupano di questo ambito di patologia) e nelle lesioni precancerose e/o dell’apparato digerente, nel quale è riferimento regionale con oltre 870 pazienti in carico e 54 nuovi casi nel 2016 per le lesioni precancerose e oltre 200 pazienti con malattie rare. Aviano si mantiene anche riferimento nazionale per la patologia neoplastica dello stomaco, dell’intestino tenue, del colon retto e del pancreas. Conferme anche per la diagnosi dei tumori ereditari e per la ricerca delle mutazioni genetiche: al Cro c’è l’unico laboratorio regionale. 

Nell’ambito della ricerca, il Cro nel 2016 è stato impegnato nella preparazione di oltre 90 nuove proposte progettuali di ricerca finalizzata, delle quali 24 risultate finanziate attraverso procedimenti competitivi di carattere regionale, nazionale, europeo o internazionale, dopo rigorosa selezione da parte di commissioni di esperti sulla base di precisi criteri. Per quanto concerne la sperimentazione clinica, lo scorso anno sono stati attivati 39 protocolli a fronte dei 261 in corso. Un apporto fondamentale alla ricerca deriva dall’utilizzo della Biobanca dove sono attualmente sono raccolti e conservati circa 100.000 campioni biologici donati su base volontaria e consensuale da oltre 6.000 tra pazienti e/o soggetti sani. Nel 2016 sono stati raccolti e preparati circa 15.000 campioni di siero, plasma, cellule e tessuti che possono essere utilizzati per progetti di ricerca che coinvolgono il Cro e che hanno già portato ai primi risultati. Quanto infine alle pubblicazioni scientifiche, in crescita rispetto al 2015, esso sono state 224 con “Impact Factor” (indice che misura il numero medio di citazioni ricevute da articoli pubblicati in una rivista scientifica) e 32 divulgative. 

L’Area Giovani del Cro di Aviano (Pordenone), che all’epoca della sua nascita è stato il primo reparto in Italia esclusivamente dedicato ai pazienti oncologici di età compresa tra i 14 e i 24 anni, compie 10 anni e fa un primo bilancio della propria attività. Dal 2007 al 2016 sono state effettuate oltre 10.000 giornate di degenza per radio-chemioterapia, alle quali vanno aggiunte le giornate per la gestione degli effetti collaterali e per la terapia di supporto. L’Area Giovani eroga il 60% dell’intera attività di chemio-radioterapia del Friuli Venezia Giulia per pazienti di età 14-24 anni, ed il 93,7% dell’attività di ricovero della Regione per questa fascia di età per pazienti oncologici extraregionali. La struttura si occupa anche di applicare nel bambino e nell’adolescente tecniche innovative radioterapiche, quali l’Imrt (80 pazienti trattati) e la Tomoterapia (200 pazienti trattati). Quest’ultima tecnica è stata introdotta al Cro di Aviano nel 2005, rendendolo il primo centro italiano ad utilizzare la Tomoterapia in età pediatrica nonché uno fra i primi al mondo.