Bilancio del Consiglio regionale del Veneto a due anni dalle elezioni

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Ciambetti: «in due anni 123 sedute, 2.824 votazioni, con l’approvazione di 59 progetti di legge»

consiglio regione veneto aula consiglieriA due anni dalla sua elezione, il presidente del Consiglio regionale del veneto, Roberto Ciambetti, ha presentato il bilancio del lavoro compiuto dall’Assemblea legislativa.

«Il 26 giugno del 2015 iniziava formalmente la decima Legislatura con l’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Veneto. Da allora – sottolinea Ciambetti – si sono tenute 123 sedute plenarie con 2.824 votazioni, con l’approvazione di 59 progetti di legge, 124 ordini del giorno, una proposta di regolamento, 33 proposte di deliberazione amministrativa, 100 mozioni, 21 risoluzioni e 7 progetti di legge statali».

Assieme a Ciambetti, eletto da 37 consiglieri, il 26 giugno del 2015 fu nominato anche l’ufficio di presidenza composto dai due vicepresidenti Massimo Giorgetti e Bruno Pigozzo, oltre ai segretari Antonio Guadagnini e Maurizio Conte.

«Devo sottolineare il dato rilevante delle presenze dei consiglieri a tutti i lavori: ben 9 consiglieri sono stati presenti al 100% delle sedute, 4 al 99,19%, 20 consiglieri hanno visto una presenza superiore al 95% e altri 9 sono stati presenti per oltre il 90% delle nostre sedute. Su 51 consiglieri il 94,2% dei consiglieri ha avuto una presenza superiore all’85% delle sedute. Ciò dimostra una straordinaria partecipazione ai lavori dell’aula – ha sottolineato Ciambetti -. A questi numeri, poi, dovremmo unire anche i lavori delle commissioni che hanno portato a termine complessivamente 404 istruttorie con 345 sedute complessive».

Secondo Ciambetti «questi numeri, da soli, dimostrino che l’intero consiglio ha cercato di svolgere al meglio il mandato dato dai cittadini. Io non posso che sottolineare ancora una volta l’elevata partecipazione ai lavori dell’aula e a quelli delle commissioni». Relativamente ai gruppi inizialmente insediatisi a palazzo Ferro Fini, la scadenza del primo biennio vede la nascita di due ulteriori formazioni, il Gruppo Misto e il Centro Destra Veneto-Autonomia e Libertà.