Brennero, rafforzati in Austria i controlli di frontiera a poca distanza dal confine

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Le forze di polizia coadiuvate dall’esercito controllano in particolare i treni merci, trovando “sorprese”. Sobokta: «tuteliamo il territorio austriaco dallìimmigrazione illegale»

austira controll polizia frontieraL’Austria passa dalle parole ai fatti, rafforzando i controlli sul suo territorio a pochi chilometri dal confine con l’Italia, specie sulla direttrice del Brennero, ispezionando con la polizia coadiuvata dall’esercito in particolare i treni merci dove si nascondono i clandestini che tentano di varcare illegalmente la frontiera.

Dopo i pattugliamenti nella stazione di Steinach am Tirol, polizia, gendarmi e militari hanno effettuato serrati pattugliamenti notturni lungo l’autostrada A13, a circa 25 chilometri dal valico all’altezza della barriera di Schönberg, dove peraltro già da diversi mesi le forze dell’ordine austriache hanno rafforzato i controlli sui veicoli in transito.

Secondo Manfred Dummer, funzionario della polizia regionale del Tirolo questa «è la prima di queste dimensioni attuata congiuntamente da polizia e forze armate sull’autostrada» che è stata ristretta da quattro a due sole corsie per facilitare i controlli che poi si sino estesi anche lungo la linea ferroviaria, con il controllo di treni merci.

Nel corso di questi pattugliamenti, a bordo di un convoglio proveniente da Bolzano e diretto a Monaco di Baviera, sono stati trovati sul pianale di un vagone cisterna che solitamente viaggia carico di gas liquido sei clandestini, tutti provenienti dall’africa subsahariana. «Facciamo questi controlli anche per tutelare la vita di chi intraprende viaggi del genere, rischiando moltissimo», ha detto Dummer. Pattugliamenti si rafforzeranno ulteriormente già a partire dal mese di settembre e proseguiranno fino a data da destinarsi.

Il ministro degli Interni austriaco, Wolfgang Sobotka, chiarisce che le misure «di carattere nazionale» predisposte rimarranno in vigore almeno finché non vi sarà un «adeguato» controllo delle frontiere esterne dell’Europa». Insomma, a Vienna tocca rimediare alla mollezza di Roma, incapace per pavide e poco lungimiranti scelte politiche di tutelare adeguatamente i propri confini esterni.