Cresce la domanda di un servizio a grande marginalità e a rilevante indotto, anche turistico
Cresce nel mondo la domanda (e la relativa offerta) di trasporto aereo executive, quello che normalmente è svolto da aero taxi ed elicotteri provati per trasporti rapidi da un punto all’altro del Paese e oltre.
Tra i piccoli aeroporti italiani, spicca il ruolo dello scalo di Bolzano, che risulta secondo solo a quello di Linate (decisamente più grande per dimensioni di quello altoatesino) per i voli privati. Un risultato di tutto rilievo, anche in considerazione del referendum popolare sostenuto dagli ambientalisti che solo un anno fa hanno importo lo stop ai voli di linea regolari.
Da gennaio ad agosto, lo scalo di Bolzano ha registrato 8.449 movimentazioni, con 12.888 passeggeri trasportati in arrivo e in partenza, a fronte degli 7.883 movimentazioni dell’analogo periodo dell’anno scorso. Un segnale di attrattività del sistema economico e turistico della provincia di Bolzano, visto che sempre più spesso la clientela ad alta capacità di spesa preferisce l’impiego degli aeromobili privati per i loro spostamenti per non rimanere imbottigliati in un sistema infrastrutturale carente, che vede come unico canale di collegamento con l’esterno (oltre alla ferrovia) l’Autostrada del Brennero, per lunghi periodi dell’anno in perenne crisi, con oltre 4 ore per percorrere i 150 chilometri che separano Bolzano da Verona, quando con un elicottero o un aerotaxi bastano poche decine di minuti per spostarsi da Milano sulle più rinomate località turistiche dell’Alto Adige.
