Governo Meloni e la difficile ripresa autunnale della politica

Tra economia che rallenta, risorse finanziarie per mantenere le promesse che mancando, indisciplina dei propri alleati di governo: monta la tentazione di sparigliare e di sciogliere anticipatamente il Parlamento.

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Governo Meloni

Per il governo Meloni la ripresa autunnale, dopo la breve pausa ferragostana, si preannuncia irta di problemi, a partire dalla definizione della manovra finanziaria 2024 che dovrà essere allestita in condizioni di difficoltà economiche crescenti, complice la recessione in Germania, Austria e Olanda, oltre al rallentamento generalizzato dell’economia italiana.

Il governo Meloni dovrà allestire una manovra 2024 stretta tra obblighi non rinviabili (come la rivalutazione obbligatoria delle pensioni causa inflazione, il maggior costo degli interessi sul debito pubblico in continua crescita), promesse che non riescono ad essere mantenute, a partire dallo sbandierato – ripetutamente dalla stessa Meloni – del taglio delle accise sui carburanti, oltre ad una certa difficoltà di azione della stessa maggioranza, con le incomprensioni tra i maggiorenti sempre più frequenti, con un Matteo Salvini determinatoa riprendersi spazi di manovra in vista dell’appuntamento elettorale europeo, dove si vota con il sistema proporzionale e ogni partito corre in solitaria contro tutti gli altri, a prescindere ai patti di coalizione.

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Proprio lo scenario europeo potrebbe aprire una nuova trama della politica italiana: Meloni potrebbe essere tentata di sfruttare il gradimento elettorale di Fratelli d’Italia per rafforzare se stessa e ricondurre a più miti consigli alleati irrequieti, specie quella Lega che alle elezioni del 2022, nella spartizione dei seggi maggioritari, ha avuto il doppio dei seggi di quello che le sarebbe spettato dopo il crollo registrato nei voti al proporzionale.

Lo scenario per le europee sarebbe di sciogliere anticipatamente il parlamento italiano presentandosi dimissionaria con un presidente della Repubblica di fatto impossibilitato a tessere trame presidenziali per evitare lo scioglimento, visto che senza Fratelli d’Italia nemmeno una maggioranza minestrone sarebbe possibile. Ecco, con la convocazione alle urne degli italiani, Fratelli d’Italia potrebbe crescere ulteriormente, dimezzare la pattuglia parlamentare della Lega – ricondotta ai suoi valori “naturali” – e, magari, logorare ulteriormente quanto rimane di Forza Italia, caratterizzandosi ancora di più per quel partito conservatore italiano che lei sta tentando di costruire. Con in più il probabile dimezzamento del Pd di Elly Schlein, cosa che costituirebbe la ciliegina sulla torta politica.

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