Il mercato tutelato dell’energia più competitivo di quello libero

Nuovo calo delle bollette della luce. Proteste dei consumatori per il mercato libero che non riesce ad assicurare un’effettiva competitività delle offerte.

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Nel prossimo trimestre, la bolletta della luce del mercato tutelato dell’energia avrà un risparmio del 19,8% secondo la nuova tariffa elaborata dall’Arera che sarà l’ultima in vista del mercato tutelatoerga omnes” che verrà mantenuto solo per i cosiddetti “vulnerabili”.

Come già successo per il gas, il 30 giugno finirà il servizio di maggior tutela anche per le bollette elettriche. Con il suo ultimo aggiornamento, la gestione Arera porta un risparmio consistente alle 4,5 milioni di famiglienon vulnerabili” che ancora sono sotto la sua tutela, stabilendo un livello dei prezzi vicini ai livelli pre-crisi e decisamente sotto (-47,7%) la media registrata dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, quando l’energia era sui picchi massimi.

Le associazioni consumeristiche guardano al dopo mercato tutelato. Intanto l’utente che al 30 giugno non sia ancora riuscito (districandosi fra centinaia di offerte e sotto offerte) a scegliere il proprio operatore del mercato libero, passerà automaticamente al Servizio di Tutele Graduali, e sarà servito dal fornitore selezionato tramite asta che l’Arera ha effettuato nella sua zona. Questo servizio durerà tre anni fino al marzo 2027 e non è improbabile che non venga prorogato.

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Il problema ora è il mercato libero dell’energia che offre tariffe decisamente superiori a quelle del mercato tutelato e di quello che sarà il Servizio di Tutele Graduali, tant’è che molti utenti del libero mercato stanno pensando di tornare nel servizio di maggior tutela.

Secondo l’ultimo aggiornamento Arera, il dettaglio delle singole componenti in bolletta, è il seguente: 20,24 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte, (contro i 25,24 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente), si registra poi un rialzo degli oneri generali di sistema (+2,72%), mentre restano invariate, le tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore).

Di fatto, «nel 2024 chi è nel mercato libero pagherà mediamente 135 euro b – dice Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. A Roma, su ben 636 offerte del libero mercato, nessuna è più conveniente del Servizio di maggior tutela e l’offerta libera più economica costa ben 55,29 euro in più».

Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «il vero problema ora sono i prezzi dell’energia sul mercato libero, dove le tariffe risultano ancora elevate e non si assiste ad una reale concorrenza tra operatori», reclamando un calo delle tariffe anche nel mercato libero «perché tutti i consumatori abbiano gli stessi vantaggi di quelli che potranno restare nel mercato tutelato».

Per Federconsumatori «il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso ha toccato dei valori minimi giornalieri, PUN pari a 0,05 cent) che non si vedevano da molti anni. L’andamento al ribasso del PUN, che ha un effetto positivo innanzitutto per gli utenti in tutela, mette però in evidenza l’incapacità del mercato libero di essere competitivo: infatti, le offerte a prezzo fisso di questi ultimi giorni di alcune tra le principali società di vendita, hanno prezzi che arrivano fino al doppio di quelli praticati in tutela e naturalmente sorgono spontanei e doverosi gli interrogativi sulla liberalizzazione in corso».

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