Agricoltura sostenibile, nasce “Winegraft”

0
524
Marcello Lunelli 1
Marcello  Lunelli 1Obiettivo della nuova azienda la produzione di portainnesti per la vigna di nuova generazione resistenti ai malanni e in grado di sopportare la siccità

Viti più resistenti, più robuste, meno soggette a “malanni”, in grado di sopportare la siccità, di non soffrire del troppo calcare del terreno e di adattarsi ad altre molteplici difficoltà ambientali tramite la diffusione dei nuovi portinnesti ai quali si è arrivati grazie a un progetto di miglioramento genetico iniziato nei primi anni ’80 che, coordinato dal professor Attilio Scienza, un’autorità internazionale in fatto di viticoltura, ha visto collaborare i due mondi dell’università e della produzione.

Dal 1886, da quando la viticoltura europea fu costretta a misurarsi con il dramma della fillossera, di portainnesti non se ne sono più creati e, nel frattempo, la viticoltura s’è evoluta, il clima è cambiato e con esso tutto l’orizzonte del settore. Una carenza colmata dall’esito delle ricerche guidate dal professor Scienza e che si è tradotta in portinnesti per viti di nuova generazione oggi pronti a essere commercializzati in tutto il mondo.

A guidare questo, che nel mondo del vino è il primo esempio italiano di sistema virtuoso di collaborazione tra università e aziende, è una società appena costituita, Winegraft Srl al cui capitale partecipano cantine di primo piano: da Ferrari spumanti a Banfi, Zonin, Armani Albino, Cantina Due Palme, Claudio Quarta Vignaiolo, Bertani Domains, Nettuno Castellare, Cantine Sette Soli, nonché Fondazione di Venezia e Bioverde Trentino, una società di prodotti a supporto della viticoltura.

Marcello Lunelli, presidente di Winegraft e vicepresidente di Ferrari, spiega gli obiettivi del progetto: «i diritti su questi portinnesti saranno esercitati dalla nostra società tramite uno “spin-off” dell’Università di Milano, l’IpadLab, mentre i Vivai Cooperativi di Rauscedo si occuperanno dello sviluppo industriale, dalla moltiplicazione alla commercializzazione del materiale vivaistico in tutto il mondo. Le royalties ottenute dalle vendite garantiranno la continuazione del progetto di miglioramento genetico dei portinnesti, per scoprirne, speriamo, altri sempre più adattabili e universali».