In Europa si favorisca la produzione locale e i prodotti a km 0. No all’agenzia europa di marketing delle Dop e Igp

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Eurodeputato Giancarlo ScottaLa proposta da parte dell’eurodeputato veneto Giancarlo Scottà

L’on. Giancarlo Scottà è intervenuto nel corso dell’ultima assemblea plenaria dell’Europarlamento per invitare le Commissione agricoltura a valutare e agevolare le produzioni a “km zero”, e sviluppare il concetto di “produzione locale in favore delle piccole realtà territoriali”. Per Scottà è importante “valorizzare il prodotto locale, quello del posto, di un determinato luogo. L’aggettivo locale attribuito al sostantivo alimento è espressione di un patrimonio agroalimentare ben definito, territoriale. Quando pensiamo ad un alimento locale cosa ci viene in mente? Un alimento prodotto nelle campagne circostanti, che si tratti di un prodotto tipico ed esclusivo di quella zona, o di un comune prodotto agroalimentare frutto dell’agricoltura del luogo”.

Oltre a questo, vi è anche un altro aspetto da tenere bene in vista: “il termine locale non è sempre sinonimo di tipico o tradizionale. Gli ortaggi prodotti dalle cooperative operanti nella mia provincia – dice Scottà – sono prodotti locali ma non tradizionali, salvo che non si tratti di varietà caratteristiche di quel territorio. In Veneto, le associazioni di categoria hanno implementato il concetto di catena a km 0, mutuato dal protocollo di Kyoto, il cui scopo, secondo chi ha utilizzato questo termine per primo, sarebbe una riduzione di emissioni, evitando il trasporto degli alimenti. La vendita a km 0 contribuirebbe al tempo stesso a sostenere l’ambiente e l’agricoltura locale, oltre che ad avvantaggiare il consumatore finale per via del minor ricarico sui prezzi dovuti alle varie intermediazioni della catena commerciale tradizionale”.

Per rendere concreto questo scenario che favorirebbe produttori e consumatori, Scottà invita “la Commissione a riflettere su queste realtà che funzionano e che già esistono in alcune regioni europee, per un’eventuale proposta di normativa europea da applicare nel resto degli Stati Membri”.

Quanto alla promozione dei prodotti Dop e Igp, Scottà si è detto contrario alla creazione di un nuovo carrozzone comunitario, in quanto “una nuova agenzia come quella ipotizzata dalla Commissione potrebbe gestire un budget limitato a 50 milioni di euro, di cui una bella manciata spesi per il proprio funzionamento. Non ha senso sprecare le poche risorse messe a disposizione, quando a fare promozione dovrebbero essere consorzi o enti, già esistenti, addetti alla gestione degli investimenti, che hanno strumenti migliori per fare campagne vicino ai loro consumatori”.